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giovedì 18 novembre 2021

Futurismo e Moda: Le sciarpe Guerrazzi di Sylvia Forty

 
 

La moda futurista fu fin dai gilet di Balla e i vestiti antineutrali, Depero e Volt, una delle principali intuizioni futuribili dell'avanguardia di Marinetti. Da tempo la stessa celebre Laura Biagiotti (oggi gli eredi) si ispiro al futurismo, il tentativo di elevare a arte una dinamica di costume affascinante fin dalle origini, almeno nella modernità, ma contaminata da superficialità e velleitarismi... 

Anche "oggi", qualche neofuturista segue la matrice futurista: su vari siti-shopping specializzati: 

 

E-BAY:

SUBITO.IT

https://www.subito.it/abbigliamento-accessori/2-sciarpe-futuriste-guerrazzi-di-sylvia-forty-ferrara-411032614.htm 

KIJIJI.IT

https://www.kijiji.it/annunci/altro-abbigliamento/ferrara-annunci-ferrara/2-sciarpe-futuriste-guerrazzi-di-sylvia-forty/168083104 

in vendita, e sempre con sguardo critico contro certa moda troppo convenzionale e pseudoavanguardistica: 2 SCIARPE FUTURISTE GUERRAZZI, a cura della poetessa cosmica e esperta in gossip al quadrato Sylvia Forty, autrice di Biancaneve a New York, Biancaneve su Marte e varie antologie di spicco. SCIARPE futuriste infatti minimaliste pop, essenzialiste, misto lana con civettuole frange, m 1.70 circa, di speciale dinamismo concreto e mentale. Intenzionalmente imperfette (Futurdocet). Firmate Guerrazzi, noto ancora recentemente anche ai media nazionali e controculturale: si veda Il Pensiero del Terzo Millennio eccentrico e armato del taser futurista: 

https://www.ilgiornaleoff.it/2018/10/17/il-pensiero-del-terzo-millennio-eccentrico-e-armato-del-taser-futurista/

Infine a suo tempo intervistato proprio sulla moda futurista e L. Biagiotti: 

https://www.ferraraitalia.it/laura-biagiotti-roby-guerra-e-la-moda-futurista-27837.html  

domenica 10 maggio 2015

Laura Biagiotti, Moda e Futurismo, intervista a Roberto Guerra


DARING TO DO


*a c. di L. Siniscalco e V. Iannuzzo

Moda futurista, un ritorno all’avanguardia
L’anno 2014 ha visto un grande ritorno alla ribalta internazionale del futurismo con la famosa retrospettiva al Guggenheim di New York, a cura di Vivien Greene. In Italia, invece, è forse nella moda che il futurismo è tornato principalmente in auge, con una firma d’eccezione: Laura Biagiotti (come arcinoto casa di moda di Roma Capitale e fiore all’occhiello del Made in Italy) ha recentemente presentato e dedicato all’avaguardia futurista a Milano la sua ultima collezione targata SS 2015; dedicata in particolare a Giacomo Balla, a un secolo esatto dalla pubblicazione del suo manifesto sulla Moda. La celebre stilista è da sempre ammiratrice del futurismo, custodisce persino un centinaio di opere dello stesso Balla e già nel 1986, al Museo Puskin di Mosca, nell’ex Urss, presentò una sua collezione ispirata alla moda futurista.
Abbiamo interpellato il futurista Roberto Guerra, figura di punta del nuovo futurismo italiano insieme ad Antonio Saccoccio, Vitaldo Conte, Graziano Cecchini e il Gruppo Netfuturismo, che ha proprio Roma come nuova capitale artistica, per saperne di più. Lo stesso Netfuturismo si è già segnalato (come si leggerà) nella sua revisione digitale del futurismo storico anche e proprio per la nuova moda futurista.

Roberto Guerra, anche Laura Biagiotti è futurista?
Nel preambolo hai già citato tu l’influenza esplicita del futurismo sulla grande stilista Made In Italy. Come io stesso e altri netfuturisti abbiamo scritto in diversi libri, il futurismo fu un’arte anche eminentemente di massa e pubblicitaria ante litteram. La stessa Vivien Greene ha definito Marinetti un precursore di Andy Warhol. Così il cerchio si chiude

Più nello specifico, quali futuristi lanciarono l’arte come Moda?
Oltre a Balla e ai suoi gilet, già persino iperrealisti, gli stessi Depero, Prampolini, Delaunay, Thayaht: in particolare, dopo il mitico manifesto Il Vestito Antineutrale (1914), sempre di Balla (tanto per ricordare anche il centenario della prima guerra mondiale), nel cosiddetto secondo futurismo l’attenzione al valore innovativo della Moda e della nuova cultura di massa, all’epoca nascente, dopo la Radio e la Pubblicità, fu costante. E Laura Biagiotti, oggi, reinventa con grande link mediatico la memoria stessa futurista, il futurismo non solo come avanguardia tutt’oggi propulsiva, ma – per dirla con lo stesso McLuhan – avanguardia di massa, di cui la Moda assurge a linguaggio peculiare. Per la cronaca, proprio il collega Saccoccio, fondatore del Netfuturismo, in tempi recenti ha promosso nell’avanguardia pura gadget d’arte/moda significativi, con il marchio SIVOGA!

http://www.daringtodo.com/lang/it/2015/04/13/moda-futurista-un-ritorno-allavanguardia-lintervista-roberto-guerra/
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