giovedì 3 febbraio 2011

Roberto Guerra opere futuriste complete 1983-2000




opere futuriste complete 1983-2000
(Mantova, 2000; ristampa limited editions 2011)

Un estratto: CONTRO FERRARA METAFISICA (*1983)

CITTÀ DI SILENZIO


RETTILE METAFISICO


DAL PLATONICO BATTESIMO MECCANICO


MANICHINI D'AMORE PENTITI


AL 1° PECCATO DELL'EVOLUZIONE


VOSTRO NEOPALLIO DI DINOSAURO


TEATRO IMMORTALE DELLA NEBBIA


LAPSUS VERSAILLES DI PAZZI PAZZATISTA


MESSE POSTMODERNE DELLA POLIVALENTE


ATOMI INDIVISIBILI DEL NUCLEO


SCORIE RADIOATTIVE DELL'ANIMA DI DE CHIRICO


MADONNA COMUNISTA DAL BIBERON STALINISTA


ARATRO FASCISTA RIMOSSO NELLA CATTEDRALE


NUMERO IRRAZIONALE DEL VILLAGGIO ELETTRONICO


SPUTA DRAGO DELLA MONTEDISON


L'OSSIGENO DEL XXI SECOLO


A VOI SCHELETRI DI ARIOSTO


IL SASSO LUNARE DEL VOSTRO CERVELLO


RESTITUITOVI DAL MARE DELLA TRANQUILLITÀ

venerdì 21 gennaio 2011

Futurismo doc contro Generazione Futuro: basta con l'equazione antimatematica.... futurismo=futuro e libertà!

Cstampa ufficiale: Movimento Futurista contemporaneo (Roby Guerra futurista)



I falsi finiani futuristi insistono nell'equivoco linguistico. Nonostante quel che abbiamo già puntualizzato in agosto-2010! vedi Futuristi contro Fini in Controcultura/Supereva. Nonostante Francesca Barbi, nipote ultima di Marinetti, storica dell'arte l'abbia ribadito a Il Giornale. Nonostante da più parti (compresi i radicali) sia stata denunciata la mistificazione, quasi orwelliana, neolinguistica. Neppure- in generale- e valga questo- la critica linguistica concerne le posizioni strettamente politiche di futuro e libertà e dei finiani, generazione futuro inclusa (in quanto altri aspetti politici, extra-artistici- non sono necessariamente condivisi dai diversi futurismi doc oggi attivi, vale a dire Neofuturismo- chi scrive e altri e-o FTM Azione Futurista- Graziano Cecchini e altri (I due gruppi sono gemellati), Net.futurismo, Antonio Saccoccio ed altri, i neofuturisti transumanisti (Stefano Vaj, Riccardo Campa ed altri), Italia Avanguardistica (Dario Gidantka Shining e altri). Semplicemente, tutta la costellazione finiana la smetta di usare arbitrariamente la parola futuristi o futurismo. Non la usino più, fuori dalle palle rispetto al futurismo storico, e contemporaneo attuale. S'inventino legittimamente altri loghi e griffe culturali, ma stop alla mistificazione linguistica che mediaticamente già produce danni. Non bastavano i soliti storici attardati incapaci di download e aggiornamenti, spesso in malafede: continuità autentica fututrista aggiornata e in progress post1944... come dimostrato da decenni, prima dal gruppo di Futurismo Oggi di Enzo Benedetto nel secondo novecento, poi dal duemila (ma noi eravamo già attivi anche prima- anche nel gruppo storico di Roma di Benedetto) appunto da neofuturisti e netfuturisti vari. Il web e non solo (anche gli old media, editoria inclusa) è colmo di notizie concretissime. Non bastavano decenni di censure per vecchie questione ideologiche non ancora sopite, nonostante fior di storici di sinistra stessi (o prossimi a quell'area) abbiano dimostrato essi stessi la complessità dell'ideologia futurista storica non circoscrivibile all'equivoco fascista, anzi....(Penso soltanto a Claudia Salaris, Franca Zoccoli, Alberto Bertoni ed altri): Ora, quasi per mutazione abnorme naturale spuntano, questi finiani o di generazione futuro (magari avallati anche purtroppo forse da alcuni storici d'arte ben noti ed esperti sul futurismo, ma non a caso quasi sconosciuti nel web, evidentemente poco aggiornati e diciamolo pure- colpiti da passatismo senile!). Il futurismo non ha nulla a che vedere con il falso pseudofuturismo finiano. E lo prova – in chiave persino popperiana- un ridicolo, come definirlo scritto specifico, cronaca live che riproduciamo integralmente....: da Generazione Italia, 18 1 2011.

“Essere futuristi. Nel ventunesimo secolo di Francesco Onorato


Un appunto sul termine FUTURISTI, riguardo a quanto si è detto a pomeriggio, credo non sia superfluo. A mio modo di vedere siamo futuristi nel senso di essere innovativi, totalmente diversi da quello che c’è stato prima di noi. Nel modo di fare, di pensare, a cominciare dal fatto di riunire in un unico movimento istanze liberali (per la maggior parte), ma anche sociali, riformiste, radicali, provenienti dalla società civile. Inoltre, siamo futuristi, nel senso pieno della parola, in quella mancanza di paura nell’abbattere ciò che rappresenta il “vecchiume” della politica e della società, e quindi non solo la gerontocrazia effettiva (infatti Generazione Futuro è un movimento politico UNDER 30) ma anche la c.d. “gerontocrazia morale”, basata su un modo di pensare passivo, arrendevole, accomodante.


Il Futurismo di Marinetti et alii per noi dev’essere uno spunto ideale, un’ispirazione, ma ovviamente loro sono vissuti nella loro epoca, ed erano pioneri e lungimiranti per la loro epoca. Noi lo siamo per la nostra. Quindi non saremo misogini, guerrafondai, – perlomeno non nel senso più greve del termine, perché essere combattivi è un bene, guerrafondai è un male – ma lo saremo, ad esempio, nello sfruttare il web all’ennesima potenza (ma MAI nel farci sfruttare dal web!!), nel rompere lo status quo, abbattere gli eccessi di burocrazia che stanno martoriando il nostro Paese. Questo si che significa essere futuristi!! Gestire e servirci degli strumenti che ci serviranno per raggiungere il futuro, rappresentare il futuro, ESSERE IL FUTURO”.

A parte considerazioni metapolitiche che sembrano comunque scritte assemblando pezzi di Bignami, quasi scritte (pare da under 30enni) come domande di assunzione in qualche ufficio politico per magari fare carriera prima o poi, con stile neppure perbenista ma appunto meno credibile di un colibri che vola più veloce di un'aquila...le poche righe dedicate a Internet (nel 2011!) come esempio di “essere futuristi” nel 2011, manco sono commentabili. Idem... quelle proprio su alcuni temi caldi storici di Marinetti e il futurismo storico- interpretati e (sic) aggiornati manco fossero parole di cruciverba o rebus da riempire (letteralismo politichese senza la minima necessaria sensibilità ermeneutica e simbolica o semiotica... poveretti, paroloni per Generazione Futuro!).


Neppure un prenativo digitale del 1984 con il Commodore 64 avrebbe scritto banalità del genere riferite a Internet. E i nuovi futuristi doc han scritto sulla Rete ormai decine e decine di netmanifesti (alcuni anche su carta in libri regolarmente pubblicati!)


Quindi Generazione Futuro, ecco, si accontenti di tale logo -futuro-, ma mai più la parola futurismo e futuristi. La parola futuro non è brevettata, la usano anche astrologi e indovini, quelli che predicono l'avvenire interpretando il volo degli uccelli. Legittimo. Ma neppure il verosimile, ma per la verità estetica e linguistica, per l'ultima volta ribadiamo: il futurismo doc, storico e contemporaneo è totalmente estraneo al parafuturismo di futuro e libertà e pulcini vari. Tra noi e costoro appunto è come paragonare marziani futurologi del XXI secolo e divinatori del novecento; noi non usiamo Internet. Il web è il Messaggio. Noi siamo La Rete in certo senso, futurismo non stop alla velocità del Terra(pianeta)byte! Pulcini e galli spiumati di futuro e libertà, nient'altro che scimpanzè politichesi che scrutano l'avvenire con palle di falso vetro. Tempo e Spazio per tutti nell'era informatica. Anche per la paleontologia politica e culturale. Il futurismo doc è altrove!!!

martedì 28 dicembre 2010

Mimmo Centonze artista del 2010 di Roberto Guerra

 

Mimmo Centonze indicato come artista dell'anno


 L'articolo dello scrittore Roberto Guerra


"Mimmo Centonze è l'artista dell'anno"

"Da Salemi a Milano con Vittorio Sgarbi, dal Premio Arciere al Festival dei Due Mondi di Spoleto, dal Festival del Cinema di Venezia al Premio Speciale Fondazione Roma fino al Museo Lissone,oltre all'attività di critico e curatore di mostre"


"Mimmo Centonze è una delle nuove personalità prototipo dei nuovi orizzonti dell'arte contemporanea italiana...Il nuovo astro dei colori in libertà italiani"


 "Un nuovo giovane talento geniale che i media stessi dovrebbero evidenziare con ben maggiore convinzione"

"Accanto al modulo 'standard' della pura ricerca o della pura provocazione...finalmente in Italia si delinea un altro software, dove i bordi della bellezza e della provocazione, della forma e della sperimentazione, dell'avanguardia e dell'estetica sfumano e si compenetrano positivamente. Dopo Sgarbi...ecco Centonze, artista capace di mixare tale sintesi"


(citazioni dall'articolo di Roberto Guerra "Mimmo Centonze artista del 2010. Salemi laboratorio della nuova arte italiana")


Leggi l'intero articolo


Mimmo Centonze artista del 2010-Salemi laboratorio della nuova arte italiana


su:


http://guide.supereva.it/controcultura/interventi/2010/11...

MimmoCentonze.com


Ufficio stampa


Via della Croce 51/b


Matera - Italy

http://www.mimmocentonze.com/

domenica 12 dicembre 2010

Gumwriters intervista Roby Guerra


 *di Gaia Conventi
Da qualche giorno ci fregiamo (lo facciamo da soli, mai nessuno che ci faccia un complimento!) della nomea di “blog letterario serio”, e si badi: serio ma non serioso. A farci fare il salto di qualità – l’avete notato il salto di qualità o siamo stati poco atletici? – ci ha pensato Zairo Ferrante e la sua intervista sul dinanimismo. Noi l’abbiamo addirittura capito, il dinanimismo! Che ci crediate o no, Zairo ha saputo farsi largo nelle nostre teste di zolla, del resto noi siamo scribacchini di gomma, non era detto che l’operazione riuscisse.


Ecco quindi che ci abbiamo preso la mano, perché ci piace pensare che – tra le tante boiate che vi raccontiamo – ci sia pure qualcosa da salvare. Qualcosa da tramandare ai posteri, da linkare in giro: gioverebbe al nostro ego, ma magari farebbe bene anche alle teste di zolla che non frequentano Gumwriters! Oggi a darci la spinta verso nuove rotte – mai solcate prima – ci pensa l’amico Roberto Guerra.


Io lo chiamo amico, ma magari Roberto potrebbe anche esclamare che nulla ha a che fare con me, posso dargli torto? E chi si farebbe mai vedere in giro con una piantagrane come me?

Andiamo allora a conoscere Roberto Guerra – non vi dirò che lo mettiamo a nudo, la temperatura lo sconsiglia – con le nostre domande da “uomo della strada” o, se preferite da “capre del web”.


Che ci fa un futurista su Gumwriters? E – tanto nessuno ci sente – ci si trova bene, il futurista, nel nostro guazzabuglio ironico di verità insolenti?


R. Ci sentono eccome… in giro ci sono strani hackers, istituzionali persino, che monitorizzano i tag Ferrara… Gumwriters, basta il titolo, noi futurist (all’inglese) come noto preferiamo la gomma la plastica e il silicio a passeri solitari e cinguettii vari. Chip Chip cantiamo-digitiamo oggi. Gumwriters è raro esempio neodada da Ferrara e dintorni di cibercultura provocatoria on line libera e divertente, binomio secondo noi futurist quasi metodo scientifico per captare spiriti liberi e spiritosi o meno. “L’uomo che non ride non è saggio”, diceva Zarathustra…


Futuristi si nasce o si diventa? Cosa esclama un futurista guardandosi allo specchio?


R. Secondo me siamo mutanti, x-man non ancora riconosciuti (meglio così!). Da bambino adoravo già la televisione, non mi perdevo mai le dirette sulle missioni Apollo. Come Narciso, tempo fa sognavo di vivere in un mondo migliore per tutti; oggi, sulla mia guancia, non più il rossetto delle pupe, ma una paresina-parisina per un colpo d’aria (io che amo la nicotina!), non a caso a destra (effetto Ferrara la Rossa), io che ho persino futurizzato Marx in un volume con gente come Vattimo, Max More e Campa!
 
CONTINUA GUMWRITERS

mercoledì 3 novembre 2010

La poetica trans-futurista in Italia

Il movimento transumanista, noto già da fine novecento a livello internazionale, umanesimo scientifico radicale e persino postumano- ha recentemente ufficializzato certa continuità cosiddetta neofuturista. Sia come archetipo tutt’oggi vivente e propulsivo a livello strettamente futuribile e in ultima analisi culturale, sia come nuova poetica contemporanea: la poetica, ieri dell’era moderna e industriale, oggi dei nuovi tempi netmoderni o tecno scientifici.


Sia Riccardo Campa che Giuseppe Vatinno, in Italia, autori delle finora 2 uniche recenti monografie italiane sul trans-umanesimo (Mutare o Perire e Il Transumanesimo...), sia Remi Sussan (in Divenire 4- AA.VV.), nel sottolineare certa necessaria polifonia e interdisciplinarietà della nuova filosofia transumanista del XXI secolo, scientifica e sociale, evidenziano il ruolo non solo fondamentale ma concreto e operativo di certa dimensione simbolica o artistica, certa cosiddetta stessa arte transumanista, complementare al discorso più prettamente scientifico. L’americana Natasha Vita More, tra arte concettuale e performance elettroniche è l’artista più accreditata dal movimento.


Il futurismo italiano storico, dal canto suo, è considerato tra le matrici prossime della nuova arte del movimento, assieme ad altri movimenti o tendenze dell’arte moderna e contemporanea, dal dadaismo al concettualismo alla pop art; ovviamente – anche- dopo… il futurismo, certa letteratura fantascientifica, certa musica elettronica, certa arte elettronica, digitale, video, fino alle nascenti nuove poetiche di Internet.


Nello stesso tempo, proprio il movimento futurista, le ultime generazioni, è concretamente riapparso all’orizzonte non soltanto in Italia: con pubblicazioni critiche aggiornate o opere letterarie o elettroniche (tra narrativa, poesia, saggistica, musica e video,performance o live set) che dimostrano certa continuità, secondo certa critica smarrita nel secondo novecento.


Mentre la storia dell’arte ufficiale ha persino museificato il centenario futurista, pur celebrandolo e sdoganandolo definitivamente da certo oblio, i nuovi futuristi, alcuni attivi già da decenni, giovani o meno giovani, proprio nel recente congresso internazionale di Milano- TransVision 2010-con molti dei transumanisti di fama indiscussa (tra Aubrey de Grey, Martine Rothblatt, David Orban e molti altri) sono stati nei fatti ufficializzati.


A ben vedere una clamorosa rivincita dell’arte futurista, rilanciata non tanto da addetti ai lavori attardati, bensì da un movimento-secondo taluni persino iconoclastico- culturale scientifico. Non un caso tuttavia, alla luce di quanto chiaramente comunicato da chi scrive- tra i nuovi futuristi- al congresso.

Noi futuristi, la nostra specifica ala letteraria e elettronica, attiva fin dagli anni ottanta (con sinergie- nonostante certo isolamento di cui prima del futurismo negli scorsi decenni- già da tempo sia nazionali- che anche esteri- Futurismo-Oggi-Roma e La Revolte des Chutes-Parigi, oltre a Poeticamente-Ferrara, scenari futuristi o futuribili), sia l’ala più celebre del ben noto Graziano Cecchini Rosso Trevi- neosituazionista e postpop, sia l’ala più giovane net.futurista di Antonio Saccoccio e appunto nativo digitale- tra net art e letteratura critica, recuperiamo la dimensione originaria e centrale, strutturale del futurismo storico: la sua matrice poetico artistica sociale, ma- contrariamente a quasi un secolo di analisi critiche- seppure spesso intuita e sottolineata- sociale e scientifica, più che politica o semplicemente estetica.


Il futurismo ieri come estetica o poetica scientifica ante litteram, soprattutto, oggi consapevole e auto diretta…al passo dell’evoluzione socio-cibernetica e scientifica, persino scienza sociale e-o umana del nuovo immaginario o dell’immaginazione tecno scientifica stessa. Questo abbiamo espressamente sottolineato a Tranvision 2010 al convegno transumanista ed è pur con accezioni peculiari interfacciate ma anche creativamente diverse frequenza d’onda comune anche ai netfuturisti e a Rossotrevi.


Abbiamo anche per la prima volta forse spiegato in modi inediti e radicali, proprio alla luce dell’attuale dinamica e simultanea sinergia transumanista e dei nuovi scenari e orizzonti culturali e conoscitivi anche in Italia (la diffusione per forza di cose e di sviluppi tecnologici delle nuove ciberculture del nostro tempo e della cultura scientifica glòbale in senso ormai generale e irreversibile- dopo decenni di storicismi o idealismi oggi paleo umanistici) le motivazioni profonde dell’oblio, certo choc del futuro- di Toffler memoria, ma non solo.


E’ la famosa rimozione per oltre mezzo secolo nella cultura italiana del futurismo, nonostante appunto tutto il secondo novecento sia colmo di indizi di continuità in progress, dall’esperienza stessa di Futurismo Oggi (rivista di Roma a cura di Enzo Benedetto- container principale dei futuristi superstiti e di quelli nuovi post1944, tra i quali Antonio Fiore, J. M, Vivenza- e anche chi scrive) fino appunto al nostro neofuturism attivo dagli anni 80, allo stesso Campa anche pretransumanista, a Rossotrevi, al musicista e saggista Valerio Zecchini, ai Netfuturisti di Saccoccio, al transumanismo stesso futurista e-sovraumanista di Vaj e Prisco (oltre a Campa), con i picchi della…fontana rossa di Trevi di Graziano Cecchini, del centenario futurista del 2009 a Ferrara (rilanciato anche da RaiDue- in Il Futuro del Futurismo), il centenario stesso di Torino (Netfuturismo), il volume Divenire 3 Futurismo, infine, cronaca live, con la partecipazione di noi futuristi a Transvision 2010 (tranne i pur attivi Zecchini e Fiore). Rimozione generalmente attribuita a ben note questioni ideologiche e politiche, ma invece ben più epistemiche e profonde…


Choc del Futuro: Level Future Choc oggi nel panorama transumanista, quasi come un supertest sonda periodicamente applicato, o Complesso di Frankenstein (Asimov), o- in Italia Passatismo (Marinetti) o Complesso di Croce… (Vatinno), che decifrano finalmente a livello strutturale la rimozione dell’avanguardia italiana futurista, in quanto nella sua essenza archetipo vivente del linguaggio scientifico, dello spirito scientifico: quindi come un fascio di luce- nel primo novecento combattuto- il futurismo-poi ibernato per oltre 50 anni- come la scienza stessa italiana in generale come paradigma, da certa ben nota cultura italiana tecnofobica dominante, storicistica, liberale o socialista che fosse o ancora è, figurarsi il substrato, l’RNA quasi metaforico “cattolico”.


Infine, alla luce proprio di certe frontiere più futuribili (ma probabilmente molto meno remote di quanto si supponga), ovvero certa semi-immortalità, per via crionica o cibernetica o medico-scientifica, annunciate dagli stessi de Grey o Rothblatt , l'italiano Bruno Lenzi e altri, segnaliamo- in chiave futurista- una curiosa e vertiginosa sincronia junghiana o affinità elettronica.


Era destino del movimento transumanista risvegliare dopo certa ibernazione forzata, 100 anni…, proprio il Movimento Futurista! Restano memorabili in tal senso ciber-transprofetico, sia il Mafarka….di Marinetti, sia soprattutto la famosa invocazione di Majakowskij d’essere risvegliato nel futuro, rivolta agli scienziati della rivoluzione russa……

Roberto Guerra

Italian futurist and transhumanist movements


Transhumanist Science, Futurist Art, Telepresence and Cosmic Visions of the Future at TransVision 2010



November 2, 2010 by Giulio Prisco from Ray Kurzweil AI site


.The transhumanist conference and community convention TransVision 2010, which took place in Milan October 22 to October 24, 2010, was very intense, informative, and scientific, as well as an entertaining tour de force in contemporary transhumanist thinking, activism, science, technology, and innovation, and grand visionary dreams.
Over 40 talks over the three days explored the scientific, technological, cultural, artistic and social trends that could change our world beyond recognition and may result in a Singularity in only a few decades.
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Italian futurist and transhumanist movements



The sociologist Riccardo Campa, founder and President of the Italian Transhumanist Association, offered a sensible analysis of today’s transhumanist community in a wider cultural, societal and political context. In another talk, Campa traced the origins of modern transhumanism to the Italian Futurist movement of the early 20th century


The second half of the first day was dedicated to the current Italian “neo-Futurist” literary and artistic movement (but we should actually not call it “neo” because Futurism is always Neo, by definition). The Italian Futurist artists who made waves last year with celebrations of the first centenary of the publication of Filippo Tommaso Marinetti’s “Futurist Manifesto” — Graziano Cecchini, Roberto Guerra, Antonio Saccoccio and Vitaliano Teti — showned samples of their work after Campa’s introduction to Futurism. Cecchini summarizes Futurism as “Action, speed, technology, creativity, communication. ‘Futurist Action’ is the only antidote to mental sleepwalking for our society. Thanks to today’s technology, Action can be shared with and communicated to the whole world, at gigabyte speed.”

.......articolo completo KURZWEILAIT.NET

La Terra Top Model: recensione di Marco Teti

….A proposito del video di Guerra- La Terra Top Model (LaboratorioLetteraturaFuturista AIT production) il responsabile dell’apparato critico del festival internazionale di videoarte “The Scientist 2010” (presentato nella sezione internazionale) Marco Teti, dichiara:


"Opera certamente originale sul piano visivo per quel che concerne l’uso degli effetti grafici prodotti attraverso la tecnologia elettronica. Anche a livello sonoro è possibile riscontrare un utilizzo innovativo e audace delle apparecchiature a disposizione, costituite a quanto pare dalla storica console “Commodore 64”.

Nonostante gli intenti dell’autore appaiono soprattutto ludici, il cortometraggio sembra deciso ad affrontare argomenti piuttosto complessi e controversi quali l’assoggettamento della cultura da parte del Potere «istituzionale» e la (neanche tanto metaforica) prostituzione dell’arte.

martedì 12 ottobre 2010

Transvision 2010 a Milano: congresso mondiale transumanista e futurista


Si terra’ a Milano, nel penultimo weekend di ottobre, il congresso mondiale dei transumanisti: TransVision 2010.


Sarà un intenso, rapido e appassionante percorso nel pensiero transumanista contemporaneo, le tecnologie in via di sviluppo, e quelle più visionarie basate su conquiste scientifiche ancora lontane. La conferenza, che avrà luogo da venerdì 22 a domenica 24 di Ottobre alla Sala Carmagnola dell’ Hotel dei Cavalieri a Milano, esplorerà le tendenze scientifiche, tecnologiche, culturali, artistiche e sociali che promettono di cambiare il nostro mondo al di là di ogni aspettativa e potrebbero risultare in una “Singolarità” in solo poche decine di anni.


La precedente edizione si è tenuta negli Stati Uniti d’America, con la partecipazione del futurologo milionario Ray Kurzweil e di William Shatner, il celebre capitano Kirk della serie Star Trek. Si annunciano nomi importanti anche per questa edizione italiana della kermesse.


Uno dei principali relatori sarà Aubrey de Grey, il profeta del prolungamento radicale della vita, noto per aver affermato che “la prima persona che vivrà più di mille anni è già nata”. Sembrerebbe una provocazione difficile da prendere sul serio se de Grey, direttore del progetto SENS a Cambridge, non avesse un’ impressionante serie di sviluppi teorici e risultati sperimentali su animali da laboratorio da esibire a sostegno delle sue idee rivoluzionarie.


Non si tratterà di un raduno di soli scienziati e ricercatori, ma anche di filosofi come gli italiani Riccardo Campa e Roberto Marchesini, autori di numerosi saggi sul transumanesimo e il postumano, nonche’ l’inglese trapiantato negli Stati Uniti Max More, Direttore dell’ associazione transumanista globale Humanity+ e riconosciuto come uno dei padri fondatori del transumanismo contemporaneo. Prevista anche la partecipazione di artisti: i futuristi Graziano Cecchini, noto per aver dipinto di rosso futurista la fontana di Trevi, il video-poeta Roberto Guerra, il Net.artista Antonio Saccoccio saranno affiancati da una coppia di artisti olandesi: Khannea Suntzu e Simon Deering con una scultura dinamica intesa a celebrare il nostro futuro nello spazio. Quest’ opera è stata voluta dalla geniale Martine Rothblatt, transessuale, miliardaria grazie alle sue scoperte scientifiche nei settori dello spazio e della medicina di frontiera e proprietaria di un’importante casa farmaceutica.


Rothblatt sarà fra i numerosi relatori che parleranno di una delle prospettive più affascinanti: l’ immortalità. Non solo grazie al prolungamento della vita biologica sviluppato dal progetto SENS di Aubrey de Grey, ma anche grazie al lavoro d’avanguardia della “nouvelle vague” di ricercatori che si occupano di immortalità cibernetica: il trasferimento del contenuto della mente umana a computer avanzatissimi, il cosidetto “Mind Uploading” che potrebbe offrire una vera e propria imortalità post-biologica alla generazione dei nostri nipoti. E ci sono quelli che si spingono ancora più oltre e ipotizzano la realizzazione, attraverso la scienza e la tecnologia, di tutte le promesse delle religioni. Nell’ultima giornata della conferenza, si parlerà anche di nuove religioni transumaniste basate sulla scienza.


Come è naturale per una conferenza dedicata a tecnologie tanto avanzate, TransVision 2010 sarà aperta anche a coloro che non possono essere presenti fisicamente grazie all’uso delle più avanzate tecnologie di realtà virtuale.


Sito web: http://transvision.cc/

martedì 14 settembre 2010

Transvision 2010 Toward Scientic Futurism (a cura di Giulio Prisco)

TRANSVISION 2010 Toward Scientific Futurism



Published July 28, 2010 english 


Some translated excerpts of Roberto Guerra’s TRANSVISION 2010 Verso il Futurismo Scientifico (original in Italian), with comments. Roberto is one of the leading Italian Futurist (not Neo-Futurist: Futurism is always Neo) artists and, like all Futurist writers, he uses language in a mercurial and unconventional way which makes his writings a pleasure to read, but difficult to translate. My translation is understandable, but does not have the futurist sparks of the original, and I encourage those who read Italian to read the original.

“Soon (October 2010, Milano) starts Transvision 2010, the periodic event of the Transhumanist Movement, the futurology of the age of Internet, globally disseminated. A Great Event once promoted by the Humanity + (ex W.T.A) mother-ship. This edition is organized by the Italian Transhumanist Association (AIT).”


Of course, the “mother-ship” Humanity+ will be represented by many participants and speakers, including the Chair David Orban, the Vice Chair Ben Goertzel and the Executive Director Alex Lightman. From this article is evident that TransVision 2010 will not be focused only on contemporary and future scientific advances, but also on the synergies between Science and Art, of which contemporary Italian Futurism represents one of the best examples.


“The AIT, in a recent and very significant turn of the movement toward activism in the media, collaborates with the promoters of contemporary Futurism: Graziano Cecchini (well known for the Red Fountain performance and other futurist actions, the only italian artist in the Taschen Usa 2010 catalog), Antonio Saccoccio (the net-futurist digital natives of the web), Giovanni Tuzet (teacher at the Bocconi in Milano, theorist of logic futurism) and the author [Roberto] (writer and electronic poet). A futurology-transhumanism-neofuturism synergy, officially defined in the year of the futurist centenary, with the live centenary in Ferrara-emphasized by Rai Due [Italian television] in The Future of Futurism… and the book published by the AIT Divenire 3 Futurismo: the re-invention of futurism in its essence, dynamic and techno-scientific ante litteram….”


Transhumanists of the world, unite and come to Milan to meet Italian Futurists! Many of the Futurist artists, writers and theorists above will participate in TransVision 2010. Issue 3 of the AIT’s print magazine Divenire, dedicated to Futurism, is available online.


“[Riccardo] Campa [in his recent book Mutare o Perire (Change or Perish - The Challenge of Transhumanism)] emphasizes also the need for the collaboration of the artists more attuned to the new cyber-cultures (for example the writers- in Italy, the young connectivists like Verso, Battisti and others- science-fiction film makers, even the still leading futurist aesthetics) to facilitate overcoming a certain future shock, whose neo-obscurantist symptoms are often clearly evident in old media (like the printed press), in Italy, in certain cultural circles historically entrenched in obsolete epistemologies, para-religious or para-secular and ideological (right/left together… not surprisingly!), the well known gap between the national humanistic tradition and… the Earth rapidly spinning in the universe. The urgency of new paradigms, also social and cultural, and especially institutional and economic, insists Campa, appears even more urgent in view of the most advanced frontiers of contemporary science, which is now close, beginning in the second half of this century, to make reality of apparently science fictional ideas like human hibernation, cloning, Artificial Intelligence, Mind-Up Loading (that is, the transfer of human consciousness in cloned, robotic or even virtual bodies, practically a form of semi-immortality), the so-called technological Singularity, not to speak of very current and “vulgar” developments like cognitive science, education after Internet, online information, eBooks, domotics, cybersex, almost total autimation, space travel, GMO and nanotechnology for medical and other applications (and similar things behind the corner…).”


Mind-Up Loading is Roberto’s Futurist version of the more frequent Mind Uploading, which will be extensively discussed at the conference in all its scientific, technical and philosophical aspects.


“Another plane of the human condition is already surfacing with the post- and trans- human, perhaps a new phase of evolution, which requires entirely new mental paradigms, even more complex and revolutionary, almost multitasking brains to answer with speed… beauty and truth (and well-being) to such new challenges of modernity…”


Speed is a quintessential Futurist meme. From the current version of the Wikipedia article on Futurism: “the ideals of futurism remain as significant components of modern Western culture; the emphasis on youth, speed, power and technology finding expression in much of modern commercial cinema and culture.” The article defines and characterizes Futurism as “Futurism was an artistic and social movement that originated in Italy in the early 20th century… The founder of Futurism and its most influential personality was the Italian writer Filippo Tommaso Marinetti. Marinetti launched the movement in his Futurist Manifesto, which he published for the first time on 5 February 1909 in La gazzetta dell’Emilia, an article then reproduced in the French daily newspaper Le Figaro on 20 February 1909. He was soon joined by the painters Umberto Boccioni, Carlo Carrà, Giacomo Balla, Gino Severini and the composer Luigi Russolo. Marinetti expressed a passionate loathing of everything old, especially political and artistic tradition. “We want no part of it, the past”, he wrote, “we the young and strong Futurists!” The Futurists admired speed, technology, youth and violence, the car, the airplane and the industrial city, all that represented the technological triumph of humanity over nature, and they were passionate nationalists. They repudiated the cult of the past and all imitation, praised originality, “however daring, however violent”, bore proudly “the smear of madness”, dismissed art critics as useless, rebelled against harmony and good taste, swept away all the themes and subjects of all previous art, and gloried in science… Marinetti’s legacy is also obvious in philosophical ingredients of transhumanism, especially in Europe.” Modern transhumanists who may find something objectionable in this description should bear in mind that the strongly unPC language of Marinetti was typical of the artistic circles of his times, and that some historically inaccurate allegations written by the winners (like most of history) are not correct. Come to Milan to learn about Futurism – at TransVision 2010 many different interpretations of Transhumanism will be represented, including its most radical and hardcore interpretations.


“In the healthy crisis of ideologies, beyond future shock in Italy, evident in the historic and cultural stagnation (even political…) facing the evolution of contemporary science, Transvision 2010, in summary, announces the arrival in the field of the new italian futuribiles- marching with the global movement- hoping in new synergies with possible scientific and cultural movements as a fundamental means to re-futurize XXI century’s Italy and cast it into new, strong, humanist and post-humanist, net-modern scenarios.”


Eppur si vola


Roberto Guerra: writer and video poet. His published works include, among other writings, “Marinetti e il Duemila” (in AA.VV. “Divenire 3 Futurismo” edited by AIT, 2009, Sestante Edizioni) and “Moana Lisa Cyberpunk” (Edizioni Diversa Sintonia, 2010). He participated in “The Scientist International Videoart Festival” organized by Ferrara Video&Arte. In 2009 he organized, with Graziano Cecchini “Futurismo 100 live”, dedicated to 100 years of Futurism. Since 2010 he is the coordinator of the Laboratory

http://transvision2010.wordpress.com/2010/07/28/transvision-2010-toward-scientific-futurism/

Transvision 2010 verso il futurismo scientifico di Roberto Guerra

TRANSVISION 2010 Verso il Futurismo Scientifico, di Roberto Guerra


-Italia: da Galileo a Marinetti ai Transumanisti-


Tra breve (ottobre 2010, Museo della Scienza e della Tecnica Leonardo Da Vinci-Milano) scocca Transvision 2010, l’evento periodico del Movimento Transumanista, ovvero la futurologia dell’era di Internet, disseminato a livello internazionale. Grande Evento a suo tempo promosso dall’astronave madre anglosassone di Humanity + (ex W.T.A), tra i fondatori e-o ricercatori figure, filosofi, scienziati del calibro mondiale di Nick Bostrom, David Orban, Max More e Natasha Vita More, Ben Goertzel, Aubrey de Grey, gli scrittori stessi William Gibson e Bruce Sterling, padri del cyberpunk.

Questa edizione è a cura degli Italiani, dell’Associazione Italiana Transumanisti dei vari Riccardo Campa (Presidente AIT, saggista e sociologo della scienza) , Stefano Vaj (filosofo) Giulio Prisco (Fisico e Informatico), sede centrale Milano. Per il Transumanesimo italiano doverosa segnalazione anche per -tra altri- Ugo Spezza (Giornalista Informatico); l’indipendente e a modo suo, peculiare e trasversale, Gianni Vattimo (notissimo filosofo italiano); gli stessi Giuseppe Vatinno (Fisico teorico); Bruno Lenzi (pioniere della crionica); e “Estropico” (primo divulgatore on line in Italia del Transumanesimo) del secondo Network Transumanisti attivo in Italia.


Più nello specifico l’AIT, in certa recente e significativa svolta più mediatica e attivistica del movimento, coinvolge anche i promotori di certo stesso futurismo contemporaneo, ovvero i vari Graziano Cecchini (celebre per la Fontana Rossa performance e altre azioni futuriste, unico artista italiano nel catalogo Taschen Usa 2010), Antonio Saccoccio (i netfuturisti nativi digitali del web), Giovanni Tuzet (docente alla Bocconi di Milano, teorico del futurismo logico) e chi scrive (poeta elettronico e saggista). Sinergia futurologia-transumanesimo-neofuturismo codificata ufficialmente proprio nell’anno del centenario futurista, con il centenario live di Ferrara-evdienziato dai Rai Due in Il Futuro del Futurismo… e il volume a cura AIT, AA.VV. Divenire 3 Futurismo): la reinvenzione del futurismo nella sua essenza dinamica tecnoscientifica ante litteram….


Questo volume sul futurismo (la revisione futurista senz’altro più autorevole), il precedente libro stesso mediatico , “Transumanesimo: Cronache di una rivoluzione annunciata”, a cura dello stesso Campa, florilegio dalla stampa nazionale sulla new wave futurologica e futurista transumanista, e soprattutto il più recente (2010) volume esclusivamente di Riccardo Campa, Mutare o Perire sono certamente preludio e introduzione al grande evento prossimo internazionale di cui prima. (che per la cronaca fa seguito- prova di una significativa accelerazione in Italia del movimento- al recente importante Congresso di Caserta- “Evoluzione Autodiretta…” del Network parallelo di Vatinno, Estropico, De Biase, Stile… eccetera del giugno scorso- scienziati come Edoardo Boncinelli tra i relatori).


La più recente editorialistica transumanista AIT è una specie di superbollettino, download aggiornato al 2010 del divenire di certo post-umanesimo scientifico, culturale e finanche estetico, di cui i Transumanisti sono certamente una delle avanguardie mondiali più attive e consapevoli. Divenire- questa forse la scommessa più radicale di Transvision 2010- del movimento stesso verso una specie di futurismo scientifico rivoluzionario, metapolitico, alla luce delle potenzialità comunicative del web stesso, ormai (leggi Obama stesso primo Presidente postInternet) figura sfondo oggettiva della stessa dimensione strettamente politica (Il Web è il Messaggio!).


Mutare o Perire in particolare ha un titolo esplicito e indicativo: o le istituzioni e le unità umane si adattano in fretta alla nuova era della conoscenza e della scienza anche applicata, accettandone non solo i supergadget spettacolari, o le ricadute tecnologiche di massa nella vita di tutti i giorni (dal computer ai telefoni ai robot per l’industria e le nanopillole per la medicina) oppure all’orizzonte, tra appena qualche decennio, anziché un mondo planetario più giusto e equilibrato, in temi di benessere e sicurezza, più ricco di creatività e libertà individuale, più longevo in buone condizioni, anche l’Occidente rischia non un nuovo rinascimento ma certo medioevo prossimo venturo, paventato dallo stesso Roberto Vacca (certa analisi recente dello stesso Jacques Attali).


Nonostante certa crisi strutturale contemporanea, la scienza e la tecnologia hanno le ricette per un salto quasi quantico possibile per gli umani del XXI secolo: certamente, uno dei sensi neppure taciti del volume., altre soluzioni verosimili non esistono… Campa, con parole trasparenti, scorrevoli narra, da un punto di vista libertario e radicale dichiarato, la storia della futurologia più recente, la sua sincronia e orizzonti nient’ affatto utopistici ma possibili, potenziali, prospettici, previsionali probabili, nonché tutti i gap psicosociali, chiaramente irrazionalisti, oggi persino new age e pseudoambientalisti, che frenano il nuovo progresso possibile postinformatico e postecologico.


Campa evidenza anche la necessaria complicità degli artisti più sensibili alle nuove ciberculture nascenti (ad esempio gli scrittori- in Italia gli stessi giovani connettivisti quali Verso e Battisti e altri- o cineasti di science-fiction, finanche certa estetica futuristica tutt’oggi propulsiva) per favorire il superamento di certo attuale choc del futuro, i cui sintomi di neo-oscurantismo appaiono lampanti spesso in certi old media (tipo la stampa), in Italia in certa casta culturale storicamente arroccata su epistemologie arcaiche parareligiose o paralaiche ed ideologiche (destra/sinistra assieme…non a caso!), il ben noto iato tra tradizione umanistica nazionale e ormai… la Terra che gira veloce nell’universo. L’urgenza di nuovi paradigmi anche sociali e culturali, soprattutto istituzionali ed economici, sottolinea infine Campa, appare ancora più urgente alla luce delle frontiere più avanzate della scienza contemporanea, ormai prossima a partire dalla seconda metà di questo secolo a concretizzare temi apparentemente fantascientifici. Quali l’ibernazione umana, la clonazione, l’Intelligenza Artificiale, il Mind-Up Loading (ovvero il trasferimento della coscienza umana in corpi cloni robotici o persino virtuali, in pratica la semi-immortalità), la cosiddetta Singolarità tecnologica, per non parlare di temi già presentissimi e “profani” quali le scienze cognitive, la scuola dopo Internet, l’informazione on line, gli eBook, la domotica, il cybersex, l’automazione semi-totale, i viaggi interstellari, OGM e nanotecnologie mediche e no ( e temi affini o avanti l’angolo…).


Un altro livello della condizione umana è già affiorato a livello appunto del post o del transumano, forse una nuova tappa dell’evoluzione, che domanda veri e propri nuovi paradigmi mentali, ancor più rivoluzionari e complessi, quasi cervelli multitasking per rispondere con velocità… bellezza e verità (e benessere) a tali ulteriori sfide della netmodernità… Riformattazioni mentali basate su sguardi al mondo e al suo divenire simili alle pupille… per così dire di fisici, matematici e anche artisti contemporanei, oltre l’illusione classica del tempo lineare, causa-effetto, nel cuore invece della complessità postmoderna e postumana, netmoderna, più prossima a scansioni esistenziali (nelle sue ricadute sulla condizione umana) aleatorie,stocastiche, relativistiche: nello stesso tempo però ostili al nichilismo e alla necrofilia, capaci di parlare le verità dinamiche del nostro tempo come ipotesi verosimili, secondo il linguaggio della scienza e delle scienze umane…


Il movimento transumanista italiano dopo Transvision 2010, che ospita significativamente oltre agli italiani, molti dei leaders mondiali anglosassoni del movimento, in certo senso, dopo anni di esperimenti culturali e -nella metafora- di tac del Pianeta Terra- Regione Italia- atterra… nei cieli cari a Leonardo… Galileo, Volta, Meucci, Marconi, Fermi, Maiorana e… Marinetti. (e Rubbia, Dulbecco, Montalcini, Hack..).


Rilancia, in vettori paralleli a certa stessa cultura o movimento scientifico nazionale (da Erice Città della Scienza al C.I.C.A.P. di Piero Angela alle varie fondazioni scientifiche diffuse sul territorio – tipo quella di Umberto Veronesi, al CRN stesso, a certe eccellenze scientifico-culturali anche accademiche- Bocconi- La Sapienza (eccetera) finanche nuove risorse organizzate nate nel web, ad esempio Agorà Digitale e molte altre), la futurologia in Italia, finalmente “scientifica”, sulla scia di pionieri stessi quali gli stessi Roberto Vacca, Silvio Ceccato, il Club di Roma di Aurelio Peccei, da angolazioni specifiche consapevolemente più radicali e futuribili e complementari.


Nella crisi anche salutare delle ideologie, oltre lo stesso choc del futuro in Italia, trasparente in certo impasse storico culturale (finanche politico…) rispetto all’evoluzione scientifica contemporanea , Transvision 2010, riassumendo, annuncia la discesa in campo, dei nuovi futuribili italiani- al passo con il movimento mondiale- auspica future sinergie stesse con i movimenti scientifico-culturali possibili, più specifici, paralleli di cui prima ed altri, quale ricetta fondamentale per re-futurizzare l’Italia del XXI secolo e proiettarla in nuovi scenari forti umanistici e postumanistici, netmoderni.

Parafrasando un recente stupendo libro di Autino, l’Italia è incinta… da troppo tempo: le doglie ancora dolorose, ma i Figli di Galileo pronti all’Eresia finale vincente… a innestare il virus della tecnoscienza nella biochimica degli scimpanzé al potere che inquinano il futuro venuto alla luce (nella cultura, la politica, la religione, l’informazione, l’università, l’arte stesse).

“Eppur si vola”


Roberto Guerra: scrittore e videopoeta. Ha pubblicato, tra l’altro, “Marinetti e il Duemila” (in AA.VV. “Divenire 3 Futurismo” a cura dell’AIT, 2009, Sestante Edizioni) e “Moana Lisa Cyberpunk” (Edizioni Diversa Sintonia, 2010). Ha partecipato a “The Scientist International Videoart Festival”a cura di Ferrara Video&Arte. Ha curato nel 2009 con Graziano Cecchini “Futurismo 100 live”, centenario del futurismo. Dal 2010 è coordinatore del Laboratorio di letteratura futurista per l’AIT.