venerdì 27 dicembre 2013

Futurismo, avanguardia italiana dell'anno 2013


2013? quale la vera news per l’arte e la cultura italiana?  Certamente lasciate perdere i principali old media o le principali riviste patinate o paralternative più note d’arte….  Per captare flagranti e sublimi eccezioni nella crisi dell’arte italiana, oltre l’abusata società liquida e le abusate litanie di certa casta culturale, sempre filo assistenzialista e incapace di  fare “change”, di cambiare lo stato delle cose con autonomia e libertà,  trovando sponsor (come si fa all’estero) o con azioni da hackers quasi ma legalissime, al passo con le enormi potenzialità del web, appunto, dalla Rete la vera sorgente d’informazione doc, al massimo i channel official  qualche segnalazione (pur già significativa).
Ma, sia on che off topic,  il rank o trend  almeno in controluce rivelatore, viene dagli Usa: dove il FUTURISMO spopola come non mai in quel del Museo Guggenheim, per la prima volta articolato e promosso almeno nella sua dimensione storica originaria, fino al 1944, con la scomparsa di Marinetti.
E il Futurismo post 1944 (neo) la vera News 2013 per l’arte e la cultura italiana!  Il 2013 ha consacrato, piaccia o meno a storici, giornalisti, addetti alla cultura attardati, ignoranti 1.0 se non in malafede,  anche certa stessa obsoleta prossimità futurista, il ritorno del Futurismo in Italia  senza se e senza ma!  Divenire già in atto fin dal centenario fatidico del 2009…
Solo alcuni fatti molto rilevanti del 2013, il resto basta fare un giro nel web…  Molto rilevanti anche almeno microstoricamente perché hanno già consegnato all’archeologia della criptica d’arte…  certe X che finora avevano sempre penalizzato il fu e oggi rinascente Movimento Futurista storico, oggi, ovviamente, dopo 100 e futur anni, 2.0 e aggiornato, dall’era industriale all’era di Internet. 
Il futurismo di destra?   Balle in gran parte anche storicamente, ora  nel febbraio e nel giugno 2013, due iniziative alla Biblioteca Gramsciana di Ales (Oristano), terra natale di Antonio Gramsci lo confutano definitivamente, rilanciando l’essenza tecnoanarchica e progressista del Futurismo:  chi scrive, in tal senso esplicito,  ha presentato  ”Futurismo per la nuova umanità, Dopo Marinetti ..”(Armando editore) la storia del futurismo post 1944, dimostrandone certa dis-continuità  ben poco discutibile , se certa critica fosse “scientifica” anziché veteroestetologica, incapace di orizzonti e paradigmi on topic semplicemente  alla luce solare degli anni duemila, della necessaria password arte-tecnologia, arte-scienza, come se il computermondo odierno fosse una mera decorazione manieristica.  E successivamente, ancora più programmatico in chiave persino metapolitica, “Gramsci e il 2000…” (La Carmelina).
Il  futurismo solo avanguardia e iconoclasta?  Balle, anche storicamente in parte, ora non più: nell’aprile 2013 a Roma, in collaborazione con l’università..,  il giovane leader del gruppo “nativo digitale” Netfuturismo per eccellenza, Antonio Saccoccio  (Tor Vergata, Roma) ha curato con altri persino un convegno a Roma Capitale, Eredità e attualità del Futurismo, coinvolgendo oltre a tutti i neofuturisti oggi attivi,  da Riccardo Campa a Vitaldo Conte,  da Graziano Cecchini a Antonio Fiore Ufagrà e  chi scrive, a certa stessa new wave elettro-digitale (Stefano Balice e altri), anche critici di fama accademica quali Luigi Tallarico, Massimo Duranti, Miroslava Hayek, Giancarlo Carpi e altri.  Vale a dire, penetrazione ex novo solida e significativa del Futurismo. Non ultimo integrata la pubblicistica, sempre nel 2013, dopo lo stesso Manifesti Netfuturisti del 2011, con il volume “A che serve il denaro? Pound e Marinetti  ……” scritto con  A. Pantano.
Pubblicistica che sempre nel 2013  evidenziano lo stesso Riccardo Campa, transumanista e docente di sociologia della scienza a Cracovia in Polonia,  con il suo “Trattato di Filosofia futurista” (Avanguardia 21, Roma, e pagine anche sul neo futurismo contemporaneo), opera che lo stesso Luciano De Maria attendeva da decenni… e il superdinamico e attivissimo Vitaldo Conte/VitalDix, con numerose azioni performative e – quest’anno, dopo (2011 e 2012) i vari “Pulsional Gender Art” e “Pulsional Trans Art” (Avanguardia 21 e Gepas edizoni) anche “Pulsional Ritual” (Gepas) con lo stesso filosofo Giovanni Sessa.
Ulteriormente, il 2013 segna il decollo della new wave più giovane, elettronica, rumorista e vaporizzatrice del MAV, tecnoanarchici futuristici, i vari Stefano Balice, Tommaso Busatto,  Massimiliano Scordamaglia,  Fabio Rosho, Laika FacSimile (Video) e  altri e la MAV records: netproduzioni oltresonore e oltreartistiche 2.0  doc, giovani ex novo clono magari della/dalla grande elettronica sperimentale anni 70, Kraftwerk, Schulze, Tangerine Dream, lo stesso Lou Reed del leggendario Metal Machine Music (1975!), dall'avanguardia storica di Russolo e Pratella, futurando.. anche post Stockhausen e John Cage, eccetera.
Inoltre, da segnalare anche, con lo stesso Sessa (Scuola romana di Filosofia politica, area Univ. La Sapienza), protagonista  con il poeta e filosofo Sandro Giovannini, anche la news urfuturistica collettiva (nell’ambito del progetto Nuova Oggettività) “Al di là della destra e della sinistra….”, ala  per così dire romantronica  e neotradizionale ma 2.0… del nuovo movimento futurista. 
Infine, ma cronologia 2013 solo qua essenziale, minima, lo stesso Vitaldo Conte, anche poeta totale dagli anni 80, alla Spatola o Pignotti, in questi mesi sempre a Roma, come artista non a caso nella retrospettiva florilegio dedicata a un certo Enrico Crispolti, noto esperto “storico” del futurismo.
Ecco, Crispolti, come lo stesso Giordano Bruno Guerri e altri (gli stessi Renato Barilli e Vittorio Sgarbi) attenti anche – come veri scienziati dell’arte (e non da salotti alla Baumann) al divenire contemporaneo del futurismo ( doveroso segnalare anche sempre dagli Usa, l’intervista al neofuturista transumanista Stefano Vaj, pubblicata recentemente sul magazione di Humanity +,” hPlus”,  sul futurismo  –storico e contemporaneo-  della volontà….. ).  
Un futurismo libertario e rivoluzionario ancora troppo perturbante, come accennato, in Italia per certi addetti ai lavori, come direbbe Battiato, da pensionare o rottamare se proprio vogliono fare gli struzzi: figure mica banali, sia ben chiaro, ma eppur si muove….  Vale a dire gli stessi Salaris e Echaurren, regrediti o meglio cristallizzati ormai su revisionismi da collezionisti immensi ma parmanidei per intenderci…  quasi traumatizzati dalla semplice Realtà di certa continuità del Futurismo del duemila (mica discutono comparativamente il valore estetico e sociale del nuovo futurismo, sarebbe dialettico e legittimo, né  i neo futuristi rivendicano chissà quale superiorità concettuale, semplicemente, come esistono i neodarwinisti… esistono – e non potrebbe essere altrimenti dopo 100 anni – i  neo futuristi!).  Oppure, vano rimuoverlo, figure pur non banali ma anche manieristiche, come Sylos Labini, Francesca Barbi  e altre più avvezze agli old media…., seminostalgiche almeno…  idem fanno gli struzzi, per inerzie estinte ideologiche alla rovescia!!!
Ma come direbbero Marx e Rimbaud, la storia va avanti e il mondo è da cambiare, anche se sempra im-probabile nell’era del default…  Replay docet:  esistono i Neodarwinisti nell’anno 2013, esistono i Neo Futuristi!

Roby Guerra

Info:

Futurismo contro Casa Pound

by  ECCOLANOTIZIA QUOTIDIANA, ROMA 
*FUTURISMO E CASAPOUND  BINOMIO IMPOSSIBILE!
BY ESTROPICO BLOG
Di tanto in tanto ci riprovano, anche con iniziative non necessariamente banali, ma tempo di una presa di posizione ufficiale neofuturista rispetto a certi input provenienti dalla Destra più o meno estrema di Casa Pound. Purtoppo gli old media in particolare poi foraggiano vecchie e obsolete equazioni e già la farsa finiana di alcuni anni fa ha generato mistificazioni letteralmente orwelliane.
Più nello specifico: proprio recentemente a Trento, CP ha curato un omaggio a Depero, in tal caso oggettivamente decente e interessante…. e risaltato dagli old media…. A Roma e dintorni, se non erriamo è anche addirittura attivo un Circolo Futurista tutt’uno o quasi con CP. Questo andazzo deve finire:
se a suo tempo la questione fascismo e futurismo fu certamente molto più complessa della vulgata ben nota che ha ibernato i futuristi per poi mezzo secolo, questo non significa avallare una nuova destra futuristica negli anni duemila. Ma neppure per mera tattica, ora che il neofuturismo contemporaneo opta – punto di non ritorno in ottiche dichiaratamente neoprogressiste, libertarie, tecnoanarchiche se non anche come dis-continuità culturale della sinistra storica, pur non ideologica e aperta e dinamica (come in particolare proprio chi scrive).
Premesso che- alla luce anche di una visione più complessa di CP stessa, non demonizziamo quest’ultima (secondo noi e anche certa pubblicistica non banale …soprattutto speculare ai famosi centri sociali di estrema sinistra… che si fa si chiude gli uni e gli altri secondo coerenti dogmi novecenteschi ideologici?) dal punto di vista critico culturale certa presunta sinergia CP futurismo non esiste, è una – ripetiamo- mistificazione orwelliana quasi. Né basta curare oggi eventuali iniziative futuristiche per subappaltarne il nuovo brevetto,,,
Semplicemente: in questi anni 2000 Casa Pound, a dispetto di un paio di manifesti formalmente interessanti, in cui si proclamava la fine della destra e della sinistra, nei fatti globali movimentistici politici e metaculturali è rimasta neppure a metà del guado.
CP è di destra eccome…. ancora nostalgica, esattamente…. specularmente (ribadiamo) come molti Centri sociali.
Ora, sia un particolare insito nella Costituzione italiana stessa, poco noto o in malafede sempre ignorato ( il famoso reato di fascismo… era -così scritto- clausola provvisoria-), sia la storiografia contemporanea europea (se non anche italiana) più accreditata (da Nolte e Mauss a De Felice e lo stesso Gentile in certo senso, ecc. non 4 gatti ma la maggioranza) non delegittimano affatto né il fascismo né il socialcomunismo, piuttosto – e giustamente come dopo la Resistenza- il nazismo- e giustamente- dopo e già da Stalin- anche il comunismo internazionale (sovietico e maoista in primis ma tutti quanti… certa eccezione almeno parziale e complessa italiana è solo oggi una rondine che non farà neppure mai più primavera, semmai Praga….).
Nello specifico di CP, tuttavia, anche in ottiche anti-ideologiche, neppure nei fatti è lecito parlare di fascisti di sinistra, come nelle lontane origini, solo in parte già all’epoca futuristiche!
Quel che chiariamo oggi è il binomio impossibile tra CP e Futurismo: legittimo, nel menu culturale di CP parlare semmai di neo d’annunzianesimo, pur anche qua con molte X: meglio di neodecadentismo liquido. Nessuno criticamente parlando può demonizzare CP, negando anche certa operatività legittima metaculturale, ma il futurismo non c’entra nulla, è un falso storico 2.0, anzi il neofuturismo e il futuro sono- per quel che ci riguarda (ovvio spottizzando e semplificando) di Sinistra 2.0!
Anche perchè, al limite, ma ora in percorsi consolidati realmente al di là della destra e della sinistra oltre la destra sinistra, pur in rotte neoideali e anche neotradizionali evolute e mai più ideologiche, nell’ambito del neofuturismo contemporaneo, esiste già, semmai, comunque derivante da certa matrice non minimale o liquida europea e italiana post Nouvelle Droite francese di 2/3 decenni fa, genericamente anche ma già rivelatore- già postmoderna, altra ala/direzione metaculturale di spicco prossima all’area cosiddetta (in gran parte romana) di Nuova Oggettività (ex Letteratura e Tradizione): al limite in democrazia pluralistica legittima. Diciamo un bordo, laddove tuttavia, piaccia o meno, nei fatti comprovati sia a livelli editoriali che operativi che persino ormai di informazione, il razzo neofuturista oggi multiplo esita già in volo verso orizzonti, riassumendo, magari dialettici con certa neotradizione 2.0, ma l’energia nucleare e solare, downloadata, altro non può essere che l’essenza originaria già tecnoanarchica e d’avanguardia, per taluni ad esempio chi scrive (e non solo) finanche e trasparentemente neoprogressista, libertaria, netsocialista!

by  Roby Guerra, scrittore

Info:

Roby Guerra futurista "profeta" di Matteo Renzi




Estense com...

Roby Guerra ‘profeta’ di Matteo Renzi

Con il suo giornale blog Asino Rosso il futurista ferrarese sostiene il nuovo leader del Pd

Ora è ufficiale anche nel web o meglio nella testata. Asino Rosso (http://lasinorossomyblog.it), giornale blog futurista (di sinistra) di Ferrara (ma di respiro nazionale) a cura di Roby Guerra e dal 2008, già segnalato più volte dalla stampa anche nazionale, è dalla parte di Matteo Renzi, il sindaco di Firenze, rottamatore e nuovo leader del Pd.
Guerra da tempi non sospetti ha promosso e promuove spesso Matteo Renzi, manifesti, articoli sia in network rilevanti (Controcultura/Supereva, che curava)  che quotidiani on line (Eccolanotiziaquotidiana, area Roma), sia  nelle sue pubblicazioni, Nuovi Futuristi Nuovi Umanisti (ebook Este Edition) e nel programmatico Gramsci e il 2000 (La Carmelina, 2013), già presentato alla Biblioteca Gramsciana di Ales (Oristano) con Matteo Renzi visto “profeticamente” già come nuovo leader per la sinistra 2.0 possibile.
Ebbene, ora persino la testata di Asino Rosso è per Matteo Renzi (una poesia visiva dell’autore) mixato con la statua  Ludovico Ariosto di Piazza Ariostea e nell’home page un link diretto alle News Matteo Renzi da Google. Per la cronaca, a Ferrara, a parte il politico Dario Franceschini, è l’unico scrittore e intellettuale (Guerra cura il laboratorio letterario futurista per i Futurologi Transumanisti italiani di Milano, e membro del gruppo romano Nuova Oggettività/Scuola romana di Filosofia politica, area La Sapienza, Univ. Roma) dichiaratamente Renziano.  Nel giornale blog stesso collaborano puntualmente, i neofuturisti Antonio Saccoccio, Stefano Vaj e lo stesso Sandro Giovannini, oltre agli scrittori di Ferrara, Zairo Ferrante, Emilio Diedo e altri.

lunedì 9 dicembre 2013

Gramsci e il 2000. E Matteo Renzi * recensione

Gramsci e il 2000: per una sinistra italiana nell'era di Internet. E Renzi
ROMA - La sinistra 2.0 di Roby Guerra, tra Gramsci e... Matteo Renzi. "Gramsci e il 2000: per una sinistra italiana nell'era di Internet" (La Carmelina edizioni-Ferrara-Roma, 2013) è il titolo intrigante dell'ultimo saggio di Roby Guerra, più noto come scrittore neofuturista: ha già edito tra l'altro, "Futurismo per la Nuova Umanità. Dopo Marinetti" per Armando editore di Roma e cura il laboratorio letterario futurista per l'Associazione Italiana Transumanisti - di Milano (una sezione italiana di un Movimento futurologico scientifico internazionale) a cura di R. Campa, S. Vaj, G. Vatinno e altri. 
E' un breve trattato futuribile, infatti, arditamente fin dai titoli, con l'obiettivo di indicare una via nuova politico-culturale per la sinistra storica italiana. 
Già presentato in anteprima, con un filmato molto 2.0, recentemente a Ales (Oristano) presso la Biblioteca Gramsciana (a c. di Giuseppe Manias e sua una delle note critiche, le altre di Graziano Cecchini, Zairo Ferrante e Luca Siniscalco), terra natale dello stesso... Gramsci, Guerra rilegge in chiave appunto sintetica e presentistica il grande leader storico progressista, articolando il discorso, alla luce di certo divenire e futurismo sociale, in chiave certamente atipica e collegandolo ulteriormente vuoi con certa psicologia sociale in voga nel secondo novecento (il "vecchio" umanesimo socialista dei vari Reich, Fromm, Marcuse, finanche poi Deleuze e Baudrillard già postmoderni), vuoi - come accennato - con certa futurologia (da Mc Luhan a Toffler ai più recenti artisti V. Conte, A Saccoccio, gli stessi Campa e Vaj, colleghi oggi neofuturisti), non ultimo con sguardi diretti da Berlinguer a Cacciari a Beppe Grillo e soprattutto Matteo Renzi (un manifesto del 2011, tempi non sospetti). 

Ne esita un lavoro certamente discutibile e peraltro affascinante, oseremo dire diversamente utopico, discutibile per il non metodo storicistico, semmai, nel bene e nel male, letterario. A tratti dispersivo e spiazzante: già un neofuturismo di sinistra e rottamatore suona probabilmente insolito (i futuristi si sa, anche se molti equivoci, storicamente, nonostante - vero - insospettati consensi da Gramsci stesso - percepiti come anarchici di destra, se non peggio...), non ultimo, quasi come una provocazione ulteriore appare un rimando finale al Wilde socialista utopico di un saggio - di Wilde - altrettanto atipico anche se del consueto talento. 
Va da sé, ferme queste ed altre riserve, Guerra viene dalla letteratura e in tempi liquidi e di gran confusione nel progressismo italiano, un libello certamente innovativo e stimolante, da riflettere, pur nella sua intenzionale leggerezza spettacolare. 
di Fabio Scorza   by CINQUEW

Roby Guerra segnalato su hPlus Magazine, Usa

Prestigiosa segnalazione per il futurista ferrarese Roby Guerra, scrittore e blogger di ampiezza nazionale. Ora Hplus (Humanity+) magazine di Los Angeles (Usa), ovvero la rivista on line ufficiale del cosiddetto Transumanesimo internazionale (movimento scientifico culturale che vanta tra i membri figure come Ray  Kurzweil, Max More,  Natasha Vita More, Nick Bostrom, David Peirce, Aubrey de Gray, gli stessi Bruce Sterling e Dan Brown, gli italiani Riccardo Campa, Giuseppe Vatinno e altri) ha rilanciato tradotta  l’intervista di Guerra al transumanista italiano, Stefano Vaj (in italiano sul quotidiano web romano Eccolanotizia.it dove il ferrarese collabora).
Vaj fu ospite anche a Ferrara nel 2009 per il centenario futurista alla Sala Estense.
Guerra stesso  da tempo cura per i transumanisti italiani  il Laboratorio di Letteratura Futurista.

sabato 19 ottobre 2013

19 10 2007 2013 la rivoluzione futurista 2.0




NEW YORK TIMES
19 10 2007  INTERVISTA A GRAZIANO CECCHINI dopo l'azione della Fontana Rossa futurista di Trevi a Roma

6 anni fa, il ritorno del Futurismo in prima pagina, con il famoso blitz di Graziano Cecchini, da allora ROSSO TREVI. Si scomodò persino il NEW YORK TIMES. 


Dopo Marinetti e dopo Graziano Cecchini, il futurismo contemporaneo è testimoniato da diverse pubblicazioni rilevanti, convegni rilevanti, altre azioni performative rilevanti, artisti o oltre artisti  o persino sociologi, futurologi rilevanti...  Ma la cultura italiana nel suo complesso?  


Quest'ultima, e non a caso lo proclamiamo nel compleanno numero 6, continua  a fare schifo, esattamente come nel 1909 con il Manifesto fondatore di Marinetti: dopo 100 anni e + la cultura italiana continua - vera e propria cloaca di zombi, a esorcizzare, rimuovere, non comprendere, la rivoluzione futurista che continua, l'unica stagione concreta di modernizzazione e di evoluzione socioculturale per la Nazione Italia... 

Qua, nel 2013 comandano ancora i nipotini idioti e imbecilli di Dante Alighieri, Manzoni, Croce, d'Annunzio, Gramsci... sia ben chiaro, figure tutt'oggi rilevanti, ma essi stessi stuprati da un umanaio di glossatori.... campioni italiani di mediocrità ai vertici della cultura, della politica, dei media, dell'economia.
E i risultati in Italia sono alla luce del Sole: abbiamo combattuto una guerra mondiale (e l'abbiamo anche vinta!) per liberarci di certa tirannide anti-italiana, germanica..  ma oggi l'Italia ha perso con l'Eurogeramania uber alles, la sua sovranità...
Che fare? 
Dobbiamo ricordarci che Noi abbiamo ormai 104 anni di azione rivoluzionaria, moderna, postmoderna e anche postumana, al passo di corsa, gigabyte, alta velocità con la forza rivoluzionaria della Scienza e della Tecnologia: oggi i nostri scienziati hanno quasi scoperto l'elisir scientifico della quasi eterna giovinezza..
Noi futuristi siamo, piaccia o meno, alla vecchia cultura italiana terminale, compresi certi storici stessi prossimi al futurismo che vergognosamente sembrano sottovalutarci, già ultracentenari ma sempre la meglio gioventù italiana.... 
Tra breve, sarà il centenario della prima guerra mondiale, che forse non a caso cadrà nel cuore della più grave crisi epocale contemporanea strutturale dell'Occidente.
Il futurismo, la rivoluzione futurista è tutt'oggi un AUT AUT.....  testate nucleari democrazia e artecrazia prossima ventura...
O gli zombi che circondano Noi futuristi, si svegliano o replichiamo, per dirla con scienziati militari, ingegneri genetici, cibernetici, la grande antiprofezia di Marinetti:




Molti cadaveri esige il progresso! (Bleriot... per gli ultimi accademici terminali)

Scienza sola igiene del Mondo (Marinetti remix ...per gli ultimi accademici terminali)
Una macchia di colore vi seppellirà (Graziano Cecchini)




"Vi ringrazio" ci diranno le nuove generazioni futuriste nativo digitali (WEBMIND)


RobyGuerra futurista  19 10 2013




domenica 22 settembre 2013

Politica Mente: Roma, Nuova Oggettività il 27 9: presentazione de Al d là della destra e della sinistra e Perchè Israele...?



POLITICAMENTE ANNO VIII, N. 85 – settembre 2013
Nuova Oggettività project 

*
*i volumi Al di là della Destra e della Sinistra...e Perchè Israele...? saranno presentati a Roma il 27 settembre prossimo, ore 21, presso la Libreria/Galleria Universale – con Giovanni Sessa, Sandro Giovannini, Vitaldo Conte, Matteo Marconi e Roby Guerra

4 pubblicazioni nel 2013 per una kultur non ideologica 2.0 -in Italia
Nel 2011, dopo una lunga gestazione, uscì nel panorama culturale italiano, un volume
programmatico a cura di noti intellettuali (almeno in certa ambito) dell'area di Roma (ma non solo) atipico e controcorrente, ovvero Sandro Giovannini,Gianfranco Lami, Stefano Vaj, Claudio Bonvecchio e altri:


Il Libro Manifesto “Per una Nuova Oggettività”
, oltre 80 contributi, tra estetica, geopolitca, filosofia, persino futurismo,
per Heliopolis edizioni. Editore prezioso e dalla storia anche incredibile (
persino ospite anni fa alla Fiera di Francoforte del Libro), purtroppo paradigma di certo andazzo pubblicistico che, come fin troppo noto, penalizza, per la distribuzione, percorsi controculturali (si diceva una volta) che- almeno alcuni – smentiscono – almeno potenzialmente- il disco rotto prevalente nei dibattiti sulla fine della cultura e-o di certa alternativa di Idee, in Italia.


Al contrario, proprio il Libro Manifesto in questione, programmaticamente anti-ideologico, dis-integrato e dis-organico, laddove, per dirla con Ionesco, “le parole sono fatti”, segnalava già benefici certificati di morte su certo Novecento ideologico che ancora infetta il libero pensiero in Italia, lanciando sguardi e pensieri persino diversamente diversi, resettando certa coazione a ripetere sia paraprogressista che passatista antifuturibile si auspicava la possibilità di orizzonti capaci d

i connettere creativamente, anche con spregiudicati witz contraddittori elevati quasi a assioma, Tradizionalità e Futuro, oltre i limiti fin troppo solari dell'abusata società liquida alla Baumann, della frattura postmoderna stessa. Non ultimo questi temi, oggi, quasi neopostplatonici (con tutta l'autoironia ad personam che si desidera), si presentavano nel libro manifesto, perfino articolati in una sorta di libro software alla luce degli effetti di Internet nella sfera della parola e della cosiddetta Kultur.

La critica più attenta, nonostante certa indifferenza e rimozione dei giornali e i media culturalchic..., notava anche una chiara dialettica danzante (per così dire) tra l'overground Nuova Oggettività project e il radical chic parallelo progetto New Realism discusso dai vari Eco, Ferraris,

Vattimo .

Ebbene, in questo 2013, il progetto Nuova Oggettivi tà ha ulteriormente sdoppiato le cellule,trasformandosi e puntualizzando alcune delle pro-vocazioni del libro manifesto: in ben 4 nuove esplorazioni pubblicistiche, edite dalla ferrarese underground La Carmelina (ma attiva anche a Roma Capitale) che vanta operazioni culturali anche con figure quali il guru ambientalista Moni

Ovadia e il comico Paolo Rossi .
Nello specifico due volumi collettivi:

Al di là della Destra e della Sinistra (Per l'Italia del XXI secolo). Dopo il libro manifesto
,
Perché Israele può avere
400 testate atomiche e l'Iran nessuna.? L'impero interiore

quasi superpostille divulgative e pop-filosofiche del Libro Manifesto stesso,
rispettivamente tra interviste mirate sul New Realism stesso, il neofuturismo e la cibercultura nascente a cura di Sandro Giovannini e Roby Guerra,

e interventi in libertà strutturalmente depistanti rispetto al titolo “logo” esca, a cura

dello stesso Giovannini, Laura Pesante, Luigi Sgroi, Gianni Bertuccioli, Paolo Silvestri.

Complessivamente altri circa 80 autori, dalle matrici culturali trasversali, eclettiche, come nel libro manifesto nomi noti o emergenti, plurigenerazionali, giovani e postgiovani..., tra scrittori, filosofi, sociologi, ricercatori scientifici o digitali che facilmente confutano certo imprinting apparente, pur tacitamente anche riformattato.., inferibile dai sottotitoli che rimandano ovviamente a certo dibattito di fine secondo novecento, europeo e italiano prossimo alla famigerata e sublime incompiuta

Nouvelle Droite (Alain de Benoist e molti altri).

(Nei link finali tutti gli autori, qua segnaliamo soltanto i vari Luigi Tallarico, Antonio Saccoccio,Giuseppe Manias- curatore della Biblioteca Gramsciana in Sardegna!), Luca Siniscalco, Giuseppe Casale, Vitaldo Conte, Andrea Scarabelli, Francesco Franci, Mauro Biuzzi- curatore ufficiale Associazione Moaana Pozzi, Maria Antonietta Pinna, Daco, Graziano Cecchini- l'artista romano della Fontana Rossa di Trevi!), Ludovico Ellena, Claudio Mutti, Matteo Marconi, Giovanni

Sessa.........................
continua Politica Mente rivista


Info:

 

POLITICAMENTE ANNO VIII, N. 85 – settembre 2013

Nuova Oggettività, presentazioni a Roma il 27 9 '13: per la Nuova Italia 2.0

Presentazione libri
Nuova Oggettività, popolo, partecipazione, destino”,
Galleria l’Universale,
Via Caracciolo 12, 00192, Roma
VENERDì 27 SETTEMBRE 2013, ore 21,00

VENGONO PRESENTATI I LIBRI:
Per quale motivo Israele può avere 400 testate atomiche e l’Iran nessuna?”
AUTORI VARI, vari curatori, La Carmelina Edizioni, 2013.
Al di là della destra e della sinistra…”, AUTORI VARI, a cura di Roby Guerra; la Carmelina edizioni, 2013.
(NEL VOLUME GLI SCRITTORI DI FERRARA:
RICCARDO ROVERSI, EMILIO DIEDO, ZAIRO FERRANTE, SYLVIA FORTY. MAURIZIO GANZAROLI, ALBERTO FERRETTI...)
Libro/manifesto, AUTORI VARI, vari curatori, Heliopolis 2011.
Dialogano:
Vitaldo Conte, Federico Felloni, Roberto Guerra, Matteo Marconi,
presiede e modera: Giovanni Sessa
 Al-di-là-della-destra-sinistra....-..jpg

Il movimento di pensierodella “Nuova Oggettività, popolo, partecipazione destino” si è formato nel 2010 sulla spinta di un’esigenza diffusamente sentita, sia in ambienti accademici che più ampiamente creativi, di reazione al degrado complessivo della nostra qualità di vita relazionale. E’ facile presumere che infinite e ripullulanti reazioni di tal genere e che possano seguire un percorso analogo, non perverranno disperatamente mai a creare qualcosa di reale e di duraturo, se non riusciranno ad insediarsi su una stabilità di stile comportamentale e su una efficace capacità di incidere, nello specifico. Ovvero non si può chiedere ad un movimento di pensiero di progettare e poi compiere un periplo simile a quello di un movimento di opinione o di un movimento politico. La confusione dei piani è direttamente proporzionata alla confusione generalizzata che presiede corrivamente al degrado. Ma è ovvio che nello specifico, appunto,si giocano i destini di ogni intrapresa. Per questo abbiamo progettato un accordo fra anime distinte e ben consapevolmente coordinate in funzione di un possibile massimo comun denominatore, che una idea tradizionale e progressiva assieme, potesse rendere raggiungibile, al di là delle ormai logore mappature sinistra-centro-destra. A tal fine, se pure il movimento stesso non può rinunciare, a pena d’intrinseca negazione, al pensiero inattenuato, è certo che si procede sulle linee che meglio definiscono l’orizzonte cupo di rovine e macerie e le aurorali luci reali e potenziali. Nella logica organica di una visione del mondo spiritualmente orientata, per noi conta la scelta olista, comunitarista, partecipativa, differenzialista, anticapitalista ed antiglobalista. Non crediamo che tali scelte possano oggi reputarsi “minimali”, ma anzi “massimali”, perché individuano le vere afflizioni ed i veri rimedi, e quindi possono saggiamente e nobilmente mettere in secondo piano differenze di etichettature e far venire in primo piano desiderio di unità e di riscatto…

Nel mondo della follia globalista, nuovamente scatenata, tesa a minacciare con se stessa tutti ifilistei, dobbiamo mantenere l’equilibrio del nostro mondo, generato da secoli di civiltà orgogliosa e tenace, ed ora in mano ad una oligarchia plutocratica di usurai del pensiero e della comunità senescente, noi consci che le divisioni ed i distinguo inutili sono lo strumento essenziale per i nostri avversari. Non siamo responsabilmente interessati alle etichette letteraliste, essendo consapevoli di quale livello d’impotenza e di neutralizzazione esse abbiano prodotto nella coscienza comunitaria. Per ora quindi disgraziatamente le subiamo, ma appena potremo le rivolgeremo contro chi le impone con il visusdegli ipocriti e con la sicumera degli inutili. Procederemo quindi valorizzando riconoscibilmente lo stile antinarcisista, sobrio e rispettoso di ogni nostra dimensione, sensibilità e potenzialità, ma anche sicuro nel dovere, potere e voler riconoscere, nel nostro movimento di pensiero, una élite compatta, forte ed agente.

Nei primi tre libri che si presentano sono coinvolti centinaia di scriventi, ricchi di una differenza ineliminabile raggiunta per qualità, ma consapevoli di voler stabilire salde teste di ponte espressive e comunicative.

Portavoce: Giovanni Sessa: Sessa_Giovanni@libero.it

Segretario: Sandro Giovannini: Giovannini.sandro@libero.it 338.9089828

Medialità: Roby Guerra: guerrazzi1@live.it

Info:
http:nuovaoggettivita.blogspot.com
http://www.eccolanotiziaquotidiana.it/roma-movimento-nuo

mercoledì 19 giugno 2013

Gramsci e il 2000 alla Biblioteca Gramsciana

Gramsci, Futurismo, Neo-Futurismo e Graziano Cecchini RossoTrevi.

La biblioteca Gramsciana Onlus, Nur s.n.c. e il Circolo Cultura Cinematografica Fitzcarraldo Ales organizzano  per sabato 22 giugno 2013 alle 18,30 presso la sala Convegni del Municipio di Ales, un incontro dal titolo : Gramsci, Futurismo, Neo-Futurismo e Graziano Cecchini RossoTrevi.Sarà presente Graziano Cecchini.
Programma: - videoconferenza presentazione di Roby Guerra "Gramsci e il 2000: per una sinistra italiana nell'era di Internet" (La Carmelina, 2013) a cura di illy.13 -video tributo Automata Voltaire di Vitaliano Teti (*testo R. Guerra, musica G. Felloni, by The Scientist Video Festival International Ferrara, 2007). Dopo i filmati incontro dibattito con Graziano Cecchini. Roby Guerra (nato nel XX secolo), scrittore, ha pubblicato "Futurismo per la nuova umanità. Dopo Marinetti, arte, società tecnologia (Armando editore, 2012): " la storia del futurismo dopo Marinetti"

Nuova Oggettività Al di là della Destra e della Sinistra...

TRIPLA PRESENTAZIONE A FERRARA PER
"AL DI LA' DELLA DESTRA E DELLA SINISTRA"
Giovedì 20 giugno 2013, a Ferrara, Bar Tiffany, Piazza Municipale, tripla presentazione dalle 18 30 alle 19.45 per il Movimento Nuova Oggettività, sedi a Roma , Milano, Ferrara. Tra i libri in particolare quello ferrarese appena edito da La Carmelina edizioni di Federico Felloni, “Al di là della Destra e della Sinistra….dopo il libro manifesto a cura di Roby Guerra (referente per Ferrara) e Sandro Giovannini (coordinatore nazionale, noto da decenni a Roma per la costante attività culturale, rivista Letteratura/Tradizione, Gruppo Vertex, attualmente anche collaboratore della prestigiosa rivista Via Biblioteca del Senato – Milano).

Nel volume, oltre a Guerra, anche altri scirittori ferraresi inclusi, ovvero Riccardo Roversi, Maurizio Ganzaroli, Emilio Diedo, Zairo Ferrante, Alberto Ferretti, Sylvia Forty, tutti presenti all’incontro, alcuni anche nell’originario Libro Manifesto. Tra gli altri autori, alcuni molto noti segnaliamo di Roma Capitale: Vitaldo Conte, Giuseppe Casale, Giovanni Sessa , Antonio Saccoccio, Lugi Tallarico, Mauro Biuzzi, Maria Antonietta Pinna, Antonio Fiore Ufagrà, Alessio Brugnoli (rispettivamente…, Belle Arti, università La Sapienza, Tor Vergata, benemerito della Repubblica italiana, curatore ass. Moana Pozzi, blog gruppo letterario Destrutturatori, premio Kipple 2011 science fiction.), oltre al celebre Graziano Cecchini (Fontana Rossa di Trevi, 2007, sua anche la cover libro). Ulteriormente…. Stefano Vaj (Milano, dirigente dei futurologi transumanisti), Luigi Sgroi e Luca Siniscalco (area Lettere e Filosofia), Daco (artista digitale di Belluno), i critici d’arte Marcello Francolini (Salerno) e PL. Casalino (Imperia) giovani scrittori Fabio Scorza, Giovanna Guardiani, Seconda Carta (Reggio Calabria, Pescara, Ogliastra..ecc, Giuseppe Manias, direttore Biblioteca Gramsciana di Ales (Oristano), luogo natale di Antonio Gramsci, inoltre Francesca De Carolis, redattrice culturale di…. Eccolanotizia… Giovannini e Guerra presentano anche: La Cetra Scordata, saggio su Mozart dello scrittore e musicologo romagnolo Paolo Melandri (presente l’autore) e il Libro Manifesto “Per una Nuova Oggettività “(2011) Heliopolis, oltre 80 autori (circa 100 gli aderenti nazionali complessivi al progetto, il compianto celebre Gian Franco Lami, La Sapienza di Roma, tra i curatori con lo stesso Giovannini) già evidenziato nella cultura italiana come una risposta dialettica e antagonista, programmaticamente anti-ideologica, tra Nuova Tradizione e Futurismo futuribile, al parallelo percorso del cosiddetto New Realism di Eco, Ferrarris, area Alfabeta e la cultura postideologica ““progressista”
http://e-bookdinanimismo.myblog.it/archive/2013/06/18/tripla-presentazione-a-ferrara-per-al-di-la-della-destra-e-d.html

Info:
Al di là della destra e della sinistra (per l’Italia del XXI secolo)- dopo il Libro Manifesto a cura di Sandro Giovannnini e Roby Guerra (LA CARMELINA EDIZIONI)
http://www.edizionilacarmelina.it/
http://www.edizionilacarmelina.it/?page_id=613
http://nuovaoggettivita.blogspot.com
**Fonte originale della notizia:
http://www.eccolanotiziaquotidiana.it/roma-nuova-oggettiv...