domenica 12 ottobre 2014

Futurismo e Transumanesimo recensione


LA NUOVA FERRARA  UN VOLUME ELETTRONICO PER IL FUTURISTA GUERRA

Transumanesimo, secondo i ricercatori Max More e l'italiano Giuseppe Vatinno è una filosofia futuribile: nata in Usa negli anni 90 e poi diffusa anche in Italia a partire dagli anni 2000, sul solco della futurologia classica a partire dagli anni 50 del secondo novecento (da Robert Jungk a Alvin Toffler, Marshall McLuhan, in Italia Silvio Ceccato, Roberto Vacca, il Club di Roma di Aurelio Peccei celebre per bestsellers ecologici e previsionali sui "Limiti dello Sviluppo" di Meadows e altri). Recentemente sempre in Italia, a Napoli è operativo l'Italian Institute for the Future (IIF) a cura di Roberto Paura (e altri) che segnala, stabilizzata la new transhumanist, nuove rotte propulsive e mediaticamente piu complesse e più strettamente scientifiche. Esiste da tempo all'estero, anche un'ala artistica del cosiddetto transumanesimo, in Italia elaborata recentemente da certo futurismo contemporaneo e da scrittori di fantascienza. Questo, in sintesi, lo scenario dell'ultimo saggio del futurista ferrarese Roby Guerra (Futurismo e Transumanesimo. La Poetica di Internet, La Carmelina, ebook, 2014)-  (autore anche per l'editoria nazionale con Armando editore di Roma): uno zoom divulgativo su certo futuribile contemporaneo in Italia, tra arte e scienza sociale: oltre allo stesso Paura, autore recente di Futuro in Progress, segnalati i principali protagonisti della futurologia attuale italiana, da Roberto Manzocco a Estropico, a Adriano Autino agli stessi Vatinno e Vaj, a ricercatori ciberculturali quali Giulio Prisco, Antonio Saccoccio , Vitaldo Conte, Marcello Francolini, Sandro Battisti, David De Biasi, a artisti stessi contemporanei quali la pittrice Giancarla Parisi, Antonio Fiore Ufagrà, Graziano Cecchini, Alessandro Amaducci e il net artista Daco. Evidenziati o segnalazioni anche per il "ferrarese" (originario di Salerno) scrittore dinanimista Zairo Ferrante, per gli stessi Vitaliano Teti, Riccardo Roversi, Andrea Amaducci, Dj Afghan e altri. Il libro elettronico nel suo focus divulgativo e letterario-artistico è preceduto da una breve revisione post internet del futurismo stesso.

mercoledì 13 agosto 2014

La nuova storia del futurismo (Armando eBook)

roby-guerra-kraftwerk

Estense com

La (nuova) storia del futurismo in un ebook

Opera del ferrarese Roby Guerra

Edito già nel 2012, cartaceo dai tipi di Armando editore, editrice storica specializzata nelle scienze sociali e testi universitari (a suo tempo la prima a lanciare in Italia figure come Marshall McLuhan e Karl Popper), arriva la versione eBook, digitale per "Futurismo per la nuova umanità" del futurista ferrarese Roberto (o Roby) Guerra (sempre Armando, Roma),
L'opera, la cui versione cartacea - a suo tempo già presentata a Ales, Oristano, alla Biblioteca Gramsciana, a cura di Giuseppe Manias (Ales è luogo natale di Antonio Gramsci,) e a Ferrara, all'High Foundation Festival, segnalata anche da siti specializzati d'avanguardia sulle nuove tecnologie – offre la "scheda programmatica di certa revisione del futurismo in chiave postmoderna" (e di sinistra 2.0, secondo le parole esplicite di Guerra, vedi anche Roby Guerra wikipedia), forse la più radicale contemporanea. La storia del futurismo post 1944, dopo la scomparsa di Marinetti, fino ad oggi e in progress: l'autore di questo volume, con originale prospettiva letteraria e particolare rigore empirico, fornisce delle interessanti argomentazioni sull' avanguardia italiana. Una revisione sull'essenza tecnologica e futurologica del Futurismo storico, guardando agli studi di sociologi  quali McLuhan e De Kerckhove, e alle osservazioni sulla dis-continuità aggiornata del Futurismo nel secondo Novecento e inizio Duemila

venerdì 8 agosto 2014

Roma, segnalazione Roby Guerra, poesia terrestre per Israele e la Palestina


ROMA
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http://cinquewnews.blogspot.it/2014/08/Poesia-terrestre-Israele-Palestina-Baby-Einstein-arte-onirica-Vienna-Jerusalem.html

Baby Einstein  
e arte onirica  
da Vienna a Jerusalem   
Perchè la Pace?   
Urla Il Piccolo Hans   
nel/dal villaggio dei dannati  
fuggito dalla pellicola   
nella Striscia horror   
mutazione radioattiva del virtuale in Reale   

Baby Averroè  

e arte magica   
da Babilonia a Jerusalem

Perchè la Guerra?

urla Aladino

dal/nel villaggio di Ali Baba

fuggito dal Tempo

nell'horror Striscia

radioattiva mutazione del virtuale in Reale


Dalle Mille e una Bomba

al Desiderio del Futuro


Madison War Garden 2015


Anna Frank = Muhammad Ali (Cassius Clay)

Campioni del Mondo


Terre Promesse? No grazie!

Unica Patria la Terra!

Siamo tutti Terrestri!



Roby Guerra

*photo MIX dell'autore (poesia visiva Einstein+Freud  Perchè la TERRA!

giovedì 19 giugno 2014

Il Tempo La Storia (Roma) segnala l'ebook urfuturista de La Carmelina

*photo Luca Gallesi,economista e giornalista de IL Giornale ecc.,  tra gli autori intervistati nel libro
eBook  Urfuturismo Futurismo Oggi 2000   01   "Al di là della destra e della sinistra..."

A CURA DI ROBY GUERRA E SANDRO GIOVANNINI

INFO
http://www.iltempolastoria.it/eventi/cera-una-volta-il-futuro/
http://www.iltempolastoria.it/chi-siamo/

http://lanotiziah24.com/2014/06/roma-luca-gallesi-in-urfuturismo-al-di-la-della-destra-e-della-sinistra/
http://lanotiziah24.com/2014/06/roma-ferrara-rilancia-la-rivista-futurismo-oggi-di-benedetto-e-tallarico/
(ELENCO AUTORI)


Il Tempo La Storia di Roma, a cura di Roberto Bonuglia, giovane associazione culturale della Capitale, già premiata dal Presidente Napolitano stesso, per la sua azione culturale particolarmente creAttiva (con due t, nessun refuso), incontri culturali ad esempio con i vari Corrado Augias, Oliviero Beha, Gianni Borgna, Achille Bonito Oliva, Franco Cardini, Umberto Croppi, Ernesto Galli della Loggia, Emilio Gentile, Paolo Guzzanti, Carlo Lizzani Bruno Vespa, Luciano Violante...  ha ogg con un lungo articolo segnalato e elogiato particolarmente il nuovissimo eBook de La Carmelina di Ferrara,  Futurismo Oggi 2000  01  Urfuturismo, versione ampliata del cartaceo Al di là della destra e della sinistra, del 2013,  entrambi a cura del poeta ferrarese Roby Guerra e del filosofo Sandro Giovannini. Nello specifico evidenziata la sinergia con la storica rivista sempre di Roma, Futurismo Oggi a cura di Enzo Benedetto, secondo novecento (poi Centro Studi omonimo a cura di Luigi Tallarico, famoso storico dell'arte del futurismo, con i nuovi futuristi di oggi, tra i membri, i vari Vitaldo Conte, Riccardo Campa, Anonio Saccoccio, tutti inclusi nei volumi). Note anche del celebre Graziano Cecchini (La Fontana Rossa di Trevi del 2007) e di Marcello Francolini, giovane critico d'arte. E tra gli autori, circa 50, nomi di spicco nazionale: ad esempio Luca Gallesi, Pierfranco Bruni, Miroslava Hajek, Sandro Battisti, Giuseppe Manias (Biblioteca Gramsciana, Ales), Giovanni Sessa (Scuola romana di filosofia politica).  Non ultimo anche diversi scrittori ferraresi:   Riccardo Roversi, Zairo Ferrante, Emilio Diedo, Raimondo Galante, Mauirizio Ganzeoli, Sylvia Forty, gli stessi Laura Rossi (operatrice culturale) e Alberto Ferretti Così la testata blog de Il Tempo La Storia: (estratto minimo)"..
L'obiettivo di Roby Guerra, futurista antagonista ferrarese e Sandro Giovannini, poeta e filosofo del Movimento Nuova Oggettività e della Scuola Romana di Filosofia Politica (Università La Sapienza di Roma), è proprio riesumare il Futurismo come una fenice che risorge dalle proprie ceneri.
Questo nuovo, vecchio e sempiterno Futurismo è la voce della Cybercultura italiana, a cominciare dall'essere letto e pubblicato come ebook. Questo "Futurismo senza alcun -ismo'", come dice lo stesso Guerra: perché non è un regime totalitario dell'Arte, ma una perpetua scienza dell'invenzione e della produzione umanistica. Nell'era di Internet e della Rivoluzione Mediatica, il Web e l'Immaginazione sono al potere, anzi. Sono il Potere. "Contro la società liquida e dei simulacri. Artisti e scrittori in volo in una astronave immaginaria (…) Ognuno un nanouniverso parallelo."

lunedì 16 giugno 2014

Urfuturismo Futurismo Oggi 2000 n. 1 "Al di là della destra e della sinistra..."

http://www.bookrepublic.it/book/9788896437964-futurismo-oggi-2000-01-urfuturismo/


http://lanotiziah24.com/2014/06/roma-ferrara-rilancia-la-rivista-futurismo-oggi-di-benedetto-e-tallarico/#

Roma, Ferrara rilancia la rivista Futurismo Oggi di Benedetto e Tallarico
giugno 5, 2014 • Cultura e Spettacolo

On line la nuova edizione versione ebook per il volume del 2013,  AA.VV., Al di là della Destra e della Sinistra… a cura di Roby Guerra, futurista ferrarese antagonista e di Sandro Giovannini, poeta – filosofo, del Movimento Nuova Oggettività e Scuola Romana di Filosofia Politica (area Univ. La Sapienza, Roma). E importanti download: Sempre edito da La Carmelina di Federico Felloni, l'eBook ora inaugura i quaderni cosiddetti Futurismo Oggi 2000, primo numero URFUTURISMO, ovvero il rilancio digitale della storica ultima rivista futurista del secondo novecento a cura di Enzo Benedetto e lo stesso celebre storico d'arte Luigi Tallarico, benemerito di Stato per la cultura, entrambi di Roma. Futurismo Oggi fu attiva dagli anni '60 al 1993 con la scomparsa di Benedetto, futurista amico di Marinetti fin dalla gioventù. (Poi dallo stesso Tallarico, elaborata in Centro Studi Futurismo Oggi, sempre a Roma).

La rivista pur di nicchia conservò la memoria del futurismo nel secondo novecento e ebbe aderenti illustri quali il MoMa di New York e il Centre Pompidou di Parigi. Ci scrissero, in età giovanile, lo stesso Guerra e anche Riccardo Roversi, tra i ferraresi, oltre a tutta l'area futurista ancora superstite dopo la scomparsa di Marinetti, gli stessi Antonio Fiore, Giovanni Lista, Gino Agnese, Francesco Grisi, Vitaldo Conte, Marzio Pinottini e altri.  La  nuova versione ebook, tra le note collaudi introduttivi lo stesso Tallarico e Antonio Saccoccio, Sandro Giovannini e Giovanni Sessa, Marcello Francolini, inoltre, integralmente replicata con gli stessi autori del "cartaceo"  – sempre in forma intervista -  (vedi elenco di seguito), no è ampliata con una  nuova sezione e nuovi autori, alcuni molto rilevanti.  Infine così Guerra annuncia la News editoriale: " Con questa sinergia, grazie a Federico Felloni, l'editore, La Carmelina edizioni – una sede anche a Roma – si pone come Link editoriale inedito a Ferrara, oltre il localismo deja vu e mummificante, al passo con la nuova cibercultura nascente in Italia, antagonista e conoscitiva, come devono fare scrittori e editori: La cultura Viva come autentico Ossimoro 3.0, rispetto a certa ignoranza conclamata e alla spersonalizzazione della Casta Politica e degli intellettuali attardati".

*(NEWS-parte 4… IL SUBLIME AVVENIRE) : (Interviste a ) Marco Tani, Max Scordamaglia, Laura Rossi, Daniela Rispoli, Antonella Pignotta, Miroslava Hayek, Giancarla Parisi, Luca Gallesi, Alessandro Guzzi,  Mimmo Centonze, Luca Calselli,, Tommaso Busatto, Pierfranco Bruni, Roberto Bonuglia, Sandro Battisti. 
PARTE 1 NUOVA OGGETTIVITA' E-O NEW REALISM  (Interviste a ) Luigi Sgroi, Giovanni Sessa, Francesco Sacconi, Paolo Melandri, Roby Guerra, Sandro Giovannini, Vitaldo Conte, Giuseppe Casale.
PARTE 2  URFUTURISMO E DINTORNI (Interviste a ) Stefano Vaj, Riccardo Roversi, Maurizio Ganzaroli, Marcello Francolini, Sylvia Forty, Antonio Fiore (di A. Brugnoli), Alberto Ferretti, Zairo Ferrante, Emilio Diedo, Riccardo Campa, Pierluigi Casalino (di Alessia Mocci) , Graziano Cecchini, Alessio Brugnoli.
PARTE 3 (TEMPI NETMODERNI) (Interviste a ) Luca Siniscalco, Fabio Scorza, Maria Antonietta Pinna, Giuseppe Manias, Raimondo Galante, Giovanna Guardiani, Francesca De Carolis, Daco, Seconda Carta, Mauro Biuzzi.
   
Info FERRARA-ITALIA http://www.ferraraitalia.it/roby-guerra-rilancia-futurismo-oggi-con-la-carmelina-11540.html

Futurismo contemporaneo doc e la criptica d’arte


Roma, il Futurismo e la criptica d'arte

La Notiziah24 

guerra.roby.robotnica@blogger.com

giugno 16, 2014 • Cultura e Spettacolo, ROMA

Futurismo Oggi 2000…  C'era una volta l'ultima… rivista ufficiale "Futurismo Oggi", periodico dei giovani futuristi italiani: a Roma e diretta da Enzo Benedetto. Memoria storica del futurismo Idea del secondo novecento. Pur chiamata alle armi per i futuristi sopravvissuti, come lo stesso Benedetto, alla fine del movimento storico con la scomparsa di Marinetti, la dis-continuità futurista – sopravvissuta anche alla seconda guerra mondiale – fu costretta per certo ben noto "negazionismo" culturale e ideologico a vivere praticamente clandestina.

In Italia, sia ben chiaro: 
Tra gli aderenti, infatti il MoMa di New York e il Centre Pompidou. 
Quel negazionismo culturale nazionalcomunista, alla faccia, sia ben chiaro dello stesso immenso Antonio Gramsci, è oggi tra le pagine più vergognose della storia dell'arte italiana. Come noto, in questo 2014, il Museo Guggenheim di New York, non a caso, a cura della bravissima Vivien Greene, con la grande mostra retrospettiva "Futurism, 1909-1944: Reconstructing the Universe", archivia definitivamente qualsivoglia residuale scetticismo o peggio sull'avanguardia italiana fondata da Marinetti. Avanguardia che continua dowloadata, aggiornata, e nella sua logica del senso "scientifica" e neoumanistica. Futurismo senza alcun "ismo", l'arte scienza del nostro tempo eco-techno-scientifico. 
Neofuturisti e-o scrittori, artisti, giovani e meno giovani, noti o emergenti, per la parola e la bellezza del / dal futuro, per il XXI secolo. Spiriti liberi, oltre qualsiasi nostalgismo novecentesco paleopolitico. La politica e i partiti sono morti, non gli umani e gli dei! Oltre ogni narcisismo s-oggettivo e implosivo e autoallucinatorio: oltre ogni eteronomia collettivistica. Nell'era della Internet revolution, il Web (e l'Immaginazione) al Potere. 
Contro la società liquida e dei simulacri… Artisti e scrittori in volo in una astronave immaginaria, la rotta di questa esplorazione. Ognuno un nanouniverso parallelo.
Alcuni nomi?  Chi scrive e Sandro Giovannini (Scuola romana di filosofia politica), Antonio Saccoccio (Nelfututurismo e docente universitario, Roma),  Vitaldo Conte-Vitaldix (critico d'arte, poeta, saggista, performer), Riccardo Campa, Stefano Vaj e Giancarla Parisi (transumanisti), Antonio Fiore Ufagrà  (Cosmofuiurista ex Movimento Agrà) e Graziano Cecchini  (Fontana Rossa, Piazza di Spagna blitz,  Free Tibet, Biennale Principato di Monaco 2014…), Mimmo Centonze (pittore del ritorno alla Forma degli anni 2000)  Marcello Francolini (Critico d'arte, conferenze sul futurismo in Albania ecc. ), Luca Calselli (architetto, Palazzo delle Esposizioni, Roma, ecc.), Pierluigi Casalino (Fuiurismo magico-arabo), Mauro Biuzzi (ariista, critico d'arte, e ass. Moana Pozzi official) ecc., Elena Cecconi (Space Renaissance Art), Stefano Balice, Max Scordamaglia, Tommaso Busatto (electromusicisti del Mov. arte vaporizzata, anche segnalato per il live set MoMAV in Usa).
Naturalmente anche critici e storici doc del/nel/sul/futurismo (senza ismo!): Lista, Carpi, Antonucci, Di Genova, Duranti, Hajek, Bruni…   "Futurismo prossimo venturo" diceva Francesco Grisi. Dopo il Guggenheim… è finalmente chiaro anche in Italia!
    RobyGuerra

venerdì 21 marzo 2014

Transumanesimo contro l'estrema destra


Non abbiamo bisogno di stati etici ma di stati macchina che risolvono i problemi.
I problemi eventuali sociali in un regime antiproibizionista sono individuali e ne rispondono eventualmente le persone ecc.,. Ogni stato etico è reazionario. Essere proibizionisti oggi alla luce della scienza, quella vera, e del Reale Criminale che sfrutta il proibizionismo significa essere complici della criminalità che neppure deve fare gli spot per la sua attività! Il resto sono balle e primitivismo neuronale e sinaptico. E lo dicono anche i Conservatori illuminati, vedi: http://www.ilgiornale.it/news/cultura/i-nemici-libert-saranno-spazzati-risata-scettica-980080.html
Ecco questo incipit off topic apparentemente, mai e poi mai potrebbe essere controfirmato da qualsivoglia reazionario... lo rilanciamo come icona vivente e ad futurum per chiarire definitivamente una certa querelle politica a tutta una serie di ambienti culturali e giornalistici attardati che – purtroppo- inquinano Internet e la Rete, ma a volte anche off (per fortuna quasi sempre,almeno dialettici a parte certi scenari fondamentalisti), scrivendo alcune delle più grosse balle contemporanee sul Transumanesimo cosiddetto, la nuova futurologia scientifica. In particolare chiariamo quel che i transumanisti stessi denunciano ogni tanto, ovvero certa strumentalizzazione reazionaria da parte in Italia e all'estero di -appunto- sedicenti gruppuscoli esplicitamente di estrema destra. Prima (siamo anche noi futuristi e transumanisti) ci hanno rotto le palle in Italia quelli di Casa Pound con certe velleità transumaniste inconciliabili. E sia ben chiaro, noi a suo tempo neppure li abbiamo demonizzati, alla luce di certi manifesti promettenti (pubblicizzati anche dalla stampa nazionale) e di alcuni studi, uno in particolare di un giornalista di sinistra che appunto analizzava anni fa il fenomeno con esiti sorprendenti: nessun revisionismo ma neppure li demonizzava. Poi recentemente, ma già ampi segnali regressivi da troppo tempo, CP non ha trovato di meglio che allearsi ufficialmente con in neonazisti greci di Alba Dorata (con buona pace sia di Yeats e dello stesso Ezra Pound). Ultimamente in ambito internazionale sono a quanto pare stati segnalati poi Transumanisti Monarchici e addirittura Ariani!!!
Ora questi trolls pseudoculturali danneggiano parecchio l'Immagine pubblica dei transumanisti.
Non bastavano altri grupppuscoli o pazzi solitari, più o meno new age o appunto fanatici fondamentalisti cristiani che delirano sul Transumanesimo affibbiando etichette da vero e proprio TSO: Nuovo Ordine Mondiale e via dicendo. O certa stessa stampa italiana, in avaria sinaptica e epistemologica che confonde il transumanesimo per fantascienza (peccato che Asimov e Orwell(e molti altri) spieghino meglio oggi il Reale dei loro spesso editoriali sulla cronaca politica e sociale e italiana degli ultimi decenni...) o per Scientismo ottocentesco, come se figure come Freud, Jung, Huxley, Wittgenstein, Wiener, Kuhn, Jacob, Popper, Feyerabend ( e nomi intercambiambili per la scienza del '900 stessa e contemporanea) non fossero mai esistiti; mal interpretando pure magari gli stessi Galileo, Voltaire, Lamettrie, Pascal, Leibniz, Babbage, Marx, Darwin, Comte, Sant-Simon... In Italia si sa la conoscenza sarebbe nata con Dante o Manzoni o il Gramsci  stravolto dei Bignami rossi... o Benedetto Croce o magari il conservatore (ma non banale anche se passapresentista) Fukujama per quel che riguarda il Transumanesimo, peggio ancora quel sosia del Re di Dune di G. Ferrara!!!!
Neppure serve confutare chissà quale punto e virgola: ci sono libri, blog, conferenze, soprattutto ricerche, promotori del transumanesimo nei paesi più evoluti, Usa – dove nacque, GB ecc., promotori di fama spesso internazionale, scienziati e accademici atipici (per fortuna!), pure scrittori di fantascienza (sic) certamente più celebri di qualsivoglia scrivano italico contemporaneo, ricercatori che lavorano per la Nasa e per Google, lo stesso... Google...: Minsky, Kurzweil, De Grey, Bruce Sterling, Dan Brown, e solo un “coriandolo” di un arcobaleno di nomi...
Ebbene uomini o macchine pensanti nel futuro prossimo, il Transumanesimo è essenzialmente rivoluzionario, basato esclusivamente sull' etica della conoscenza scientifica (per dirla con Huxley e Monod) e sull'estetica della conoscenza scientifica (per dirla con Natasha Vita More e altri artisti futuristi e transumanisti). Libertario, ateo e progressista, se si vuole- di Sinistra, LEFT : tuttavia non roba di estrema sinistra o veteromaterialismo... Ateo ma aperto- CHI LO DESIDERA- alla esplorazione e alla ricerca del divino, qualsiasi cosa esso sia eventualmente: ammette anche transumanisti cristiani. Ma NULLA NULLA A CHE VEDERE CON QUALSIVOGLIA NOSTALGIA REAZIONARIA O DI ESTREMA DESTRA NAZISTA O ESTREMA SINISTRA COMUNISTA TANTO PER ESSERE CHIARI SENZA SE E SENZA MA.
Eugenetica? Nulla a che vedere con certa degenerazione del primo novecento: semplicemente oggi la genetica un pochino più evoluta offre potenzialità di miglioramenti anche biologici (ma si legga non solo chissà quale potenziamento, ma alla nascita già tutta una serie di conoscenze sui nuovi umani per superare subito, dna mappa docet, predisposizioni di malattie già inferibili anche per l'età adulta ecc,).
Eccetera eccetera... poi se essenzialmente, per storia scientifica, progressista e LEFT potenzialmente almeno, grande apertura a ogni posizione democratica anche relativamente conservatrice.
TECNOCRAZIA? assolutamente no. Per una democrazia compiuta ed evoluta, basata sulla meritocrazia e la conoscenza (e l'immaginazione) scientifica: Semmai ogni transumanista lavora per estendere e favorire a tutti quanti, coloro che lo desiderano, sempre optional ogni potenziamento presente e futuro, le conquiste della scienza e della tecnologia, per una potenziale fruizione di massa, al di là dei costi in sé che potrebbero favorire se non una tecnocrazia politica una tecnocrazia finanziaria e oligarchica, una casta di superuomini. Lavorando in tal senso, come antivirus, per politiche future governative di agevolazioni alle classi meno abbienti!

Il Transumanesimo , parola stessa peraltro contingente e provvisoria, all'estero da un pezzo si parla di Humanity+, è un UMANESIMO SCIENTIFICO RADICALE, nel solco del Futurismo e della Futurologia (scientifica). Null'altro.

RobyGuerra 

 

martedì 4 marzo 2014

Futurismo e Transumanesimo recensione di Sandro Battisti

"...Ho letto Futurismo e Transumanesimo, la poetica di Internet, saggio uscito in eBook per le Edizioni La Carmelina, a cura del vulcanico e attivissimo neofuturista Roberto Guerra, che ho già segnalato qui.
Roberto esplora da tempo la galassia avanguardista dell’arte e del pensiero speculativo a essa correlato, sviscerando i molteplici punti di adesione che la realtà ha stabilito saldamente con gli insegnamenti del Futurismo di Marinetti. Lo fa guardandosi bene intorno, considerando le conoscenze attuali mediate dalla tecnologia e dalle scienze e usando un metro connettivista in cui non c’è nulla di veramente slegato, in cui tutto si amalgama per donare a chi riesce a vedere con gli occhi della propria consapevolezza un corpo coeso di informazioni, in cui l’umanità sta rapidamente mutando per donarci un futuro nuovo, un’evoluzione della nostra razza che, tramite il Transumanesimo, ci porterà verso molteplici mutazioni dei nostri organi, fisicità, potenza, che cambieranno inevitabilmente il nostro modo di pensare e di rapportarci con quello che abbiamo intorno.
Veramente tanti i punti di discussione presenti nel saggio, che toccano la psicoanalisi, Jung, la politica, i robot, la Fantascienza, la Scienza, le arti elettroniche e sperimentali in genere, la Letteratura, il Cinema; considerazioni in ordine sparso e caotico ma che tornano sempre al punto di discussione unico: la nuova umanità, la pulsione verso il futuro, il cambiamento epocale che stiamo cominciando ad attraversare. Tutto appare come l’atto di fondazione, finalmente, del Futuro, di questo nuovo futuro che fin dai tempi di Dick e del cyberpunk sentiamo teorizzare e che, finalmente, sembra essere arrivato; Guerra ci fa scivolare su questo tappeto di realtà incipienti e ci rende partecipi, c’illumina con rara lucidità il cammino che ci aspetta"  (Sandro Battisti)



Literary recensione di Gramsci e il 2000

Gramsci e il 2000. Per una sinistra italiana nell'era di Internet (La Carmelina, 2013)

Quest’accurato saggio, notevolmente spaziale quanto a cronologia (da Gramsci e fino al presente), di Roby Guerra, all’insegna d’una scrittura neofuturista, com’è nell’irrinunciabile mentalità e nel consequenziale stile dell’autore, guida ad un approfondimento sulla poliedrica attività intellettuale ed innegabilmente politica di Antonio Gramsci – Ales (OR), 1891 † Roma, 1937; membro del PSI e fondatore de L'Ordine Nuovo, 1919; fece parte dell'esecutivo dell'Internazionale Comunista, 1923;e poi, segretario e deputato del Partito Comunista d'Italia (PCdI), 1924, affrontò la questione meridionale, indirizzando la politica dei comunisti verso l'unione con i socialisti massimalisti.
Un Gramsci che proprio, ed ineludibilmente, dal precipuo punto di vista politico, viene coerentemente raffrontato con uno dei suoi più degni successori, Enrico Berlinguer (cfr. 2011 Elogio postmoderno di Enrico Berlinguer, pp. 31-32). Sardo Gramsci e sardo Berlinguer (Sassari, 25 maggio 1922 † Padova, 11 giugno 1984; segretario generale del Partito Comunista Italiano dal 1972). E poi, transitando per il comunque sempre attuale politico filosofo veneziano Massimo Cacciari (2009 Massimo Cacciari a la 7: 360° oltre la sinistra, pp. 26-27), il confronto giunge a convergere su un attuale interprete, molto gettonato protagonista della politica: Matteo Renzi. Personalità, quest’ultima, che, benché ideologicamente più centrista, è in ogni caso mossa da un piglio ugualmente rivoluzionario sul piano programmatico, se non più spregiudicato (2011 Manifesto per Matteo Renzi, pp. 33-34).
Il libro, quale produzione cartacea, edito nel giugno 2013, e segnalato dall’Istituto Gramsci di Grosseto nonché dalla Biblioteca Gramsciana di Ales, non poteva che essere posto in ristampa. È anche questa una delle motivazioni del richiamo che la presente recensione si propone come obiettivo, oltre al largo merito in sé che l’opera ha maturato, condotta con acume d’indagine e lungimiranza nell’intrinseca proposta.
L’analisi, nella sottile filigrana mentale dell’autore, potrebbe ambire inoltre a portare alla prova provata, se ce ne fosse ancora bisogno, che il nuovo futurismo, di cui Guerra ne è parte integrante e centrale nella propulsione propagandistica, può (non è, ma può, in quanto l’apertura è a trecentosessanta gradi) essere inteso addirittura in transito nell’opposta strada di ‘sinistra’, rispetto a quella cogente ‘destra’ che ne aveva intravvisto lo sviluppo del primevo movimento nel suo apicale contesto artistico ed estetico, inevitabilmente coincidente ad un’ideologia, quella fascista, logicamente agganciata alla dinamica della storia.
D’altronde è stato ben colto il teorema stimolo a tale suggestione, emergente dal pensiero di Gramsci:
«I futuristi, nel loro campo, nel campo della cultura, sono rivoluzionari; in questo campo, come opera creativa, è probabile che la classe operaia non riuscirà per molto tempo a fare di più di quanto hanno fatto i futuristi», cfr. p. 5, Premessa.
Ecco che, a parte i doverosi nomi di Marx e Marcuse e quello parzialmente pertinente di Baudrillard, altri nomi quali quello, assolutamente centrato, di Marinetti e quelli laterali, più ambigui sul piano strettamente argomentativo, di Sanguineti e Pasolini, reggono un’ampia analisi nel senso surriferito.
Il contesto della ricerca è peraltro egregiamente supportato da un’assortita quanto qualificata appendice, elaborata sulle interviste di Roby Guerra a Giuseppe Manias e Graziano Cecchini, in qualità d’opinionisti (pp. 38-42); sull’intervista, questa volta arrovesciata, di Luigi Siniscalco allo stesso Roby Guerra (pp. 46-48); e su un’eloquente nota di Zairo Ferrante (“Morte per indifferenza”. Saggio semi-para-poetico di un indifferente, pp. 43-45); a parte le dovute indicazioni di riferimento: nota curricolare sull’autore (p. 49) e bibliografia (pp. 50-51).
Chiude con eleganza ed eloquenza, futuristicamente parlando e soprattutto da autentico neofuturista, Roby Guerra, inneggiando ad una più che condivisibile rivoluzione sociale di tipo indubbiamente pacifista (2012 Lotta armata X il futurismo: i futuristi per la netgeneration / Rottamatori, antipolitici e pirati, pp. 34-35). Dimodoché l’oramai sbiadita teoria della ‘lotta cruenta’ o altrimenti ‘lotta armata’, come la si voglia definire, lascia il posto ad una molto più congeniale e gradita ‘lotta amata’, priva di quella bellicosa erre che, da Marx in poi, ha fatto tanto discutere sul piano sia teoretico sia politico.
Concetto parzialmente evidenziato nel componimento che Guerra, molto candidamente nonché poeticamente, dedica all’ideologista di Ales, a parodia de Le ceneri di Gramsci, di Pasolini (II - Micro-canto di un usignolo electro (dalla Terra Rossa, pp. 9-10).
Lasciatemi allora dire ancora una cosa. Anzi, è una domanda che voglio porre, e con essa terminare: non vi sembra che in ciò, cioè in quest’emergente idea d’un futurismo, istituzionale sì ma antipolitico, vi sia una linea di continuità con la nuova dottrina pontificale di Papa Francesco? 

Emilio Diedo